Il New York Times ha citato in giudizio la Commissione europea perché ad oggi la sua presidente Ursula von der Leyen non ha reso pubblici gli sms scambiati durante la pandemia di Covid-19 con l’amministratore delegato di Pfizer. I contratti sui vaccini non sono ancora stati resi pubblici
Mentre la società civile chiede da quasi due anni la pubblicazione di tutti i contratti siglati tra la Commissione Europea e Pfizer, il caso è stato rilanciato dal potente media americano The New York Times, che ha sporto denuncia contro la Commissione europea Commissione per aver rifiutato di pubblicare gli sms scambiati tra Albert Bourla, ceo di Pfizer e Von Der Leyen, presidente della Commissione europea.
I media americani giustificano la loro decisione di citare in giudizio la Commissione europea perché ha l’obbligo di rendere pubblici questi scambi che conterrebbero informazioni sui contratti di vaccini firmati tra l’UE e Pfizer.
Come promemoria, nell’aprile 2021, il New York Times ha pubblicato un articolo in cui riportava che il presidente della Commissione e il CEO di Pfizer si erano scambiati messaggi di testo relativi all’acquisto di vaccini COVID-19. Ciò ha spinto un giornalista a richiedere l’accesso pubblico a messaggi di testo e altri documenti relativi allo scambio. La Commissione ha individuato tre documenti rientranti nell’ambito della richiesta – un messaggio di posta elettronica, una lettera e un comunicato stampa – che sono stati tutti pubblicati. Il denunciante si è rivolto al Mediatore perché la Commissione non aveva individuato alcun SMS.
Nel gennaio 2022, il Mediatore ha criticato la gestione da parte della Commissione della richiesta di accesso pubblico ai messaggi SMS. Dopo la sua indagine, è emerso che la Commissione, invece di richiedere una ricerca di messaggi SMS, ha chiesto al suo ufficio di cercare documenti che soddisfacessero i criteri di registrazione interni della Commissione (attualmente i messaggi di testo non sono considerati conformi a tali criteri). Ha esortato la Commissione a “condurre una ricerca più approfondita dei messaggi pertinenti.
Il 29 giugno, Unione Europea La commissaria per la trasparenza Věra Jourová ha risposto che la ricerca dei messaggi “non ha prodotto alcun risultato”.
A seguito di ciò il Mediatore europeo aveva aspramente criticato la Commissione europea e considerato la mancanza di disponibilità a trovare questi SMS un campanello d’allarme.
La Commissione europea non considera gli SMS come parte del suo dovere di trasparenza e afferma di non poterli nemmeno recuperare. Organismi di controllo come il Mediatore europeo e la Corte dei conti europea hanno già denunciato l’opacità che la Commissione continua a mantenere. Così ha fatto il Parlamento europeo.
La vicenda del contratto sui vaccini ha fatto scalpore Europa, con molti politici che chiedono un’indagine su un accordo estremamente opaco. Il 16 dicembre, infatti, sette europarlamentari verdi hanno dichiarato guerra al presidente della Commissione europea.
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