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Il Belgio dovrebbe riconoscere ufficialmente il buddismo

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

Il Belgio dovrebbe riconoscere ufficialmente il buddismo dopo l’approvazione di un disegno di legge da parte del governo federale il 17 marzo, che fornirà finanziamenti e strutturazione. Tuttavia, ci si può interrogare sulla neutralità dello Stato belga in materia di religione per quanto riguarda il trattamento riservato alle altre religioni minoritarie presenti nel Paese.

Il riconoscimento come ‘comunità filosofica aconfessionale’, uno status che è quello della laicità dal 2002 e che apre le porte ai finanziamenti federali, ai delegati ufficiali, alle classi scolastiche e alla remunerazione dei loro servitori.

L’Unione buddista belga aveva chiesto il riconoscimento nel marzo 2006. L’unione stima il numero di buddisti in Belgio a 150.000. L’unico altro Unione Europea il paese in cui il buddismo è riconosciuto è l’Austria.

Attualmente ci sono sei servizi di culto ufficialmente riconosciuti in Belgio: il cattolico romano, l’ortodosso, l’israelita, l’anglicano, il protestante evangelico e l’islamico, riconosciuto nel 1974.

Il buddismo sarebbe riconosciuto come “un’organizzazione filosofica aconfessionale” accanto al secolarismo organizzato, riconosciuto dal 2002. Riceverebbe finanziamenti federali fino a 1,2 milioni di euro.

Una volta votata dal Parlamento, la Legge aprirà la strada alla creazione di istituzioni locali, all’invio di delegati buddisti nei porti e aeroporti, nelle carceri, nell’esercito, negli ospedali, all’apertura di corsi di buddismo nell’istruzione ufficiale accanto all’insegnamento della gli altri adorano i servizi. Tutte le province belghe e la regione di Bruxelles dovrebbero quindi finanziare ciascuna un centro buddista locale.

Lo stato belga è “neutrale”?

In effetti, ci si potrebbe interrogare sulla neutralità del Belgio in materia di religione quando riconosce solo le religioni tradizionali, il secolarismo e, in un prossimo futuro, il buddismo, quest’ultimo come “comunità filosofiche non confessionali”, e quando non riconosce nessuna delle religioni minoritarie del Paese come mormoni, bahá’í, scientologist, sikh .

Nel 2013, il Forum indù del Belgio ne ha chiesto il riconoscimento. È una di queste religioni minoritarie che potrebbe pretendere di godere degli stessi diritti del cattolicesimo o dell’islam.

I Testimoni di Geova avevano portato il loro caso alla Corte Europea di Diritti umani per protestare contro la discriminazione da parte dello Stato belga. Nell’aprile 2022 la Corte si è pronunciata a loro favore, criticando seriamente il Belgio per la natura arbitraria e poco chiara della sua procedura di riconoscimento delle religioni, che non offre un sufficiente grado di certezza del diritto. La procedura di riconoscimento, infatti, non è disciplinata da alcun testo e non prevede alcun termine.

“La concessione del riconoscimento è subordinata alla sola iniziativa del Ministro della giustizia e quindi dipende
sulla volontà puramente discrezionale del legislatore. Un tale regime comporta intrinsecamente un rischio di arbitrarietà”.

Corte europea di Diritti umani

Perché ci sia una vera uguaglianza per quanto riguarda i diritti delle religioni, il Belgio, che non ha una religione di Stato, dovrebbe smettere di finanziare i ministri della religione. Nel 2023, a religioso ministro normalmente guadagna tra 2.104 e 2.987 euro lordi al mese all’inizio del contratto e, dopo 5 anni di servizio, tra 2.597 e 3.679 euro al mese per una settimana di 38 ore. Questo è superiore al salario minimo belga di € 1.955,04. I contribuenti lo apprezzeranno.

Queste arbitrarietà sono aggravate dalla questione se spetti a uno Stato laico decidere sui meriti di una religione rispetto a un’altra, quale legittimità avrebbe rispetto al diritto alla libertà di coscienza e di religione, e se sarebbe possibile che lo stato imponga il divieto di riconoscimento di una religione.


Belgian Constitution - Co-ordinated on 17 February 1994
Article 181
§ 1er. The State awards remuneration and pensions to religious leaders ; those amounts required are included in the budget on an annual basis.
§ 2. The State awards remuneration and pensions to representatives of organizations recognized by the law as providing moral assistance according to a non-religious philosophical concept ; those amounts required are included in the budget on an annual basis.

Da un’altra testata giornalistica news de www.europeantimes.news

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