La decisione dell’Ufficio di presidenza sugli ex membri rivede le norme esistenti, risalenti al 1999, sui diritti di accesso
A seguito dell’approvazione da parte dei capigruppo del Parlamento del piano di riforma proposto dal Presidente Metsola, l’Ufficio di presidenza ha adottato la prima decisione di attuazione che rivede le norme per gli ex deputati al Parlamento europeo e ha tenuto una prima discussione sulle norme riviste sull’accesso ai locali del Parlamento.
Presenta tra l’altro a periodo di riflessione per gli ex membri di 6 mesi dalla fine del loro mandato. Durante questo periodo, gli ex membri non devono impegnarsi in attività di lobbying o di rappresentanza con il europeo Parlamento. Dopo questo periodo, se gli ex deputati decidono di impegnarsi in attività di lobbying o di rappresentanza presso il Parlamento europeo, dovranno registrarsi nel registro per la trasparenza. Di conseguenza, non avranno diritto ai diritti di accesso e alle agevolazioni loro fornite in qualità di ex membri.
L’Ufficio di presidenza ha inoltre discusso le norme riviste sull’accesso ai locali del Parlamento che codificano le disposizioni esistenti per garantire chiarezza giuridica e una migliore attuazione, compresi il tipo di badge e le categorie di utenti.
L’Ufficio di Presidenza si occuperà nelle prossime settimane di altri aspetti di questa prima serie di misure come la partecipazione dei rappresentanti di interessi agli eventi organizzati in Parlamento o la revisione delle regole interne sul whistleblowing.
Parallelamente, è in corso l’attuazione di una serie di misure che richiedono modifiche al regolamento interno del Parlamento. Sono iniziati i dibattiti in seno alla commissione per gli affari costituzionali (AFCO).
Per accompagnare tutte le azioni summenzionate, il Parlamento organizzerà regolarmente campagne di sensibilizzazione sugli obblighi per i deputati e il personale.
Sfondo
Questa prima serie di riforme mira a rafforzare l’integrità, l’indipendenza e la responsabilità del Parlamento, proteggendo nel contempo il libero mandato dei deputati. Altre misure a medio e lungo termine saranno discusse nell’apposita commissione competente istituita nella plenaria di febbraio (ING2). Inoltre, la modernizzazione generale delle modalità di lavoro del PE è considerata in un più ampio processo di riforma, avviato dalla Conferenza dei presidenti nel gennaio 2023, sulle dimensioni legislativa, di bilancio, di controllo, plenaria ed esterna del lavoro del Parlamento.
Una panoramica di tutte le riforme proposte è disponibile qui: https://www.europarl.europa.eu/news/en/press-room/20230208IPR72802/group-leaders-endorse-first-steps-of-parliamentary-reform
Da un’altra testata giornalistica news de www.europeantimes.news