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Uno strumento di editing genetico potrebbe aiutare a ridurre la diffusione della resistenza antimicrobica — ScienceDaily

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.


Un nuovo strumento che potrebbe aiutare a ridurre la diffusione della resistenza antimicrobica si sta dimostrando presto promettente, sfruttando un sistema immunitario batterico come strumento di editing genetico.

La resistenza antimicrobica è una grave minaccia globale, con quasi cinque milioni di morti all’anno derivanti da antibiotici che non riescono a curare l’infezione, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.

I batteri spesso sviluppano resistenza quando i geni resistenti vengono trasportati tra gli ospiti. Un modo in cui ciò avviene è tramite i plasmidi, filamenti circolari di DNA, che possono diffondersi facilmente tra i batteri e replicarsi rapidamente. Ciò può verificarsi nei nostri corpi e in contesti ambientali, come i corsi d’acqua.

Il team di Exeter ha sfruttato il sistema di editing genetico CRISPR-Cas, che può colpire sequenze specifiche di DNA e tagliarle quando vengono incontrate. I ricercatori hanno progettato un plasmide che può mirare specificamente al gene di resistenza per la gentamicina, un antibiotico comunemente usato.

Negli esperimenti di laboratorio, la nuova ricerca, pubblicata in Microbiologia, ha scoperto che il plasmide proteggeva la sua cellula ospite dallo sviluppo di resistenza. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che il plasmide mirava efficacemente ai geni resistenti agli antimicrobici negli ospiti a cui si trasferiva, invertendo la loro resistenza.

L’autore principale David Walker-Sünderhauf, dell’Università di Exeter, ha dichiarato: “La resistenza antimicrobica minaccia di superare il covid in termini di numero di decessi globali. Abbiamo urgentemente bisogno di nuovi modi per fermare la diffusione della resistenza tra gli host. La nostra tecnologia sta mostrando la promessa iniziale di eliminare la resistenza in una vasta gamma di batteri diversi. Il nostro prossimo passo è condurre esperimenti in comunità microbiche più complesse. Speriamo che un giorno possa essere un modo per ridurre la diffusione della resistenza antimicrobica in ambienti come gli impianti di trattamento delle acque reflue, che sappiamo sono terreno fertile per la resistenza”.

La ricerca è supportata da GW4, dal Medical Research Council, dal Lister Institute e da JPI-AMR. Il documento è intitolato “Removal of AMR plasmids using a mobile, wide host-range, CRISPR-Cas9 delivery tool” ed è pubblicato in Microbiologia.



Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com

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