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venerdì, Novembre 22, 2024
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Prima persona: ‘Nato lottando’ per i diritti dei neri brasiliani

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

Organizzato sotto il tema, Realizzare il sogno: una dichiarazione delle Nazioni Unite sulla promozione, la protezione e il pieno rispetto dei diritti umani delle persone di origine africanail Forum permanente ha ascoltato esperti e leader di tutto il mondo, tra cui la signora Nascimento, che hanno spiegato le sfide che hanno affrontato e i sogni che hanno per il futuro.

Il suo sogno è che le donne nere “si allontanino dalla follia” e “abbiano il potere e la possibilità di decidere”.

L’attivista Valdecir Nascimento alla seconda sessione del Forum permanente sulle persone di origine africana.

“Tutta la mia vita è stata dedicata alla lotta razziale. Il mio incontro con il movimento nero è stato un punto di svolta per me. Avevo 19 o 20 anni quando ho scoperto il movimento.

Sono andato a cercare un barbiere per tagliarmi tutti i capelli perché i miei capelli lisci non mi stavano più. Non potevo continuare con quell’estetica dopo quello che mi diceva il movimento.

Tutta la mia vita è legata a questa relazione: l’esistenza del movimento nero, come soggetto.

‘Nato combattendo’

Sono nato nelle palafitte di Alagados a Bahia durante la prima occupazione di palafitte in America Latina. Ciò che mi ha portato a livello globale è stato essenzialmente nascere in quel luogo e sapere che si nasce combattendo.

Se il vero Brasile colonizzato è nato nel nord-est, abbiamo vissuto processi, compresa la lotta di liberazione e autonomia, molto prima che nel sud-est.

Quando arrivano le risorse e se le risorse sono limitate, vengono portate via. Le risorse non sono sempre distribuite in base alle lotte regionali. Le risorse vengono anche distribuite in base alle narrazioni che la gente vuole ascoltare. E dicevo, e parlavo con Nilma Mendes, che è una collega di Belém do Pará, di quei giorni negli anni ’80.

Mi chiedeva sempre: ‘Val, quanti nemici ti fai al giorno?’ Le ho detto, con gli occhi pieni di lacrime, che da dove vengo ho imparato che non possiamo lasciare che qualcuno ci calpesti.

Empowering Black Women: Vision for Equality di Valdecir Nascimento

‘Questo è il mio sogno’

Parte dei miei sogni per le donne nere di oggi, non si sono ancora avverati come vorrei, ma lentamente lo sono.

Voglio che le donne nere di oggi si allontanino da questa follia che siamo tutte dee e dobbiamo trovare tutte le soluzioni per il mondo.

Non siamo tutte dee e non abbiamo bisogno di trovare tutte le soluzioni per il mondo. Possiamo goderci la vita e la vita può essere la cosa più semplice del mondo, ma voglio che abbiamo il potere e la possibilità di decidere.

Questo è il mio sogno.”

Poster per un incontro sui diritti dei neri in Brasile nel 1987.

Da un’altra testata giornalistica news de www.europeantimes.news

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