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Editor's choiceLa guerra ha un significato metafisico contro la parata gay

La guerra ha un significato metafisico contro la parata gay

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

Il 6 marzo 2022, il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’ ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Al termine della funzione, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha pronunciato un sermone.[1]

Nel suo sermone, Kirill, che è già stato ascoltato più volte difendere e giustificare la guerra fin dal primo giorno in cui è iniziato, ha spiegato perché “questa primavera è stata offuscata da gravi eventi legati al deterioramento della situazione politica nel Donbass”.

La sua spiegazione, che è allineata con retorica antioccidentale per giustificare la guerra, va così:
“Per otto anni ci sono stati tentativi di distruggere ciò che esiste nel Donbass. E nel Donbass c’è il rifiuto, un rifiuto fondamentale dei cosiddetti valori che vengono offerti oggi da chi rivendica il potere mondiale. Oggi c’è un tale test per la lealtà di questo governo, una sorta di passaggio a quel mondo “felice”, il mondo dell’eccesso di consumo, il mondo della “libertà” visibile. Sai cos’è questo esame? Il test è molto semplice e allo stesso tempo terribile: questa è una parata gay. Le richieste a molti di tenere una parata gay sono una prova di lealtà verso quel mondo molto potente; e sappiamo che se le persone o i paesi rifiutano queste richieste, allora non entrano in quel mondo, ne diventano estranei”.

Aggiunge che: “Se l’umanità riconosce che il peccato non è una violazione della legge di Dio, se l’umanità concorda sul fatto che il peccato è una delle opzioni per il comportamento umano, allora la civiltà umana finirà lì. E le sfilate gay hanno lo scopo di dimostrare che il peccato è una delle variazioni del comportamento umano”.

Quindi la guerra “non ha solo un significato politico. Stiamo parlando di qualcosa di diverso e molto più importante della politica. Stiamo parlando della salvezza umanasu dove finirà l’umanità, da quale parte di Dio Salvatore, che viene nel mondo come Giudice e Creatorea destra o a sinistra… Tutto quanto sopra indica che siamo entrati in una lotta che non ha un fisico, ma un significato metafisico.”

E da che parte scegli «è oggi una prova per la nostra fedeltà al Signore, per la nostra capacità di confessare la fede nel nostro Salvatore».

E finisce per pregare per i soldati, che immaginiamo non siano le “forze del male” dell’esercito ucraino: “preghiamo perché entrino in questo anche tutti coloro che oggi combattono, che versano sangue, che soffrono gioia della Risurrezione nella pace e nella tranquillità”.

È un buon giorno per morire?

Buone crociate!

[1] https://www.patriarchia.ru/db/text/5906442.html

Da un’altra testata giornalistica news de www.europeantimes.news

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