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L’eurodeputato del partito di Orbán catturato durante un’orgia nel bel mezzo della pandemia

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

© Fotografo – DAINA LE LARDIC: Copyright©️ Unione Europea 2020

L’eurodeputato ungherese, József Szájer, ha dichiarato di dimettersi dalla politica “dopo un lungo periodo di riflessione”.

Fonte: Spagna – ElPeriodico.Digital

La bolla dell’UE sta facendo tutti i tipi di notizie. Tanto che venerdì scorso la polizia belga ha interrotto un’orgia nel centro di Bruxelles che coinvolgeva 25 uomini, tra cui un eurodeputato e diversi diplomatici. L’eurodeputato catturato all’evento era József Szájer, un membro del partito Fidesz del primo ministro ungherese Viktor Orbán, che martedì ha rassegnato le dimissioni sia dal suo seggio che dalla sua attività politica. Lo ha confermato lui stesso in un comunicato, aggiungendo di non aver assunto droghe.

József Szájer è eurodeputato dal 2004 ed è uno dei più strenui sostenitori delle politiche di Orbán – è uno dei fondatori del partito – che sono state spesso descritte come autoritarie. Il governo ungherese, infatti, ha recentemente proposto una riforma della Costituzione per vietare la possibilità di modificare legalmente il genere assegnato alla nascita. Le associazioni LGTBI hanno già denunciato un nuovo attacco al gruppo.

Szájer ha cercato di fuggire e poi ha detto agli ufficiali di avere l’immunità parlamentare, secondo diversi resoconti dei media. La sua identità inizialmente non era stata rivelata, ma le sue improvvise dimissioni hanno fatto scattare un campanello d’allarme. Fidesz è un partito che negli ultimi tempi è stato descritto come omofobo.

Il governo ungherese è sotto pressione per il veto di Orbán sul recovery fund. Il primo ministro, come il suo omologo polacco, rifiuta di collegare gli aiuti post-covid al rispetto dello stato di diritto. Sia l’Ungheria che la Polonia sono state a lungo prese di mira e sono state minacciate di sospensione del loro voto al Consiglio europeo (articolo 7 dei Trattati). Inoltre, Fidesz è sospeso nel Ppe.

Da un’altra testata giornalistica news de www.europeantimes.news

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