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Elseddik Haftar, l’altra Libia

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

Nella famiglia Haftar conosciamo il padre: maresciallo e capo dell’Esercito nazionale libico (ANL). Una figura tutelare libica. Dalla caduta di Muammar Gheddafi, avvenuta il 20 ottobre 20112, morto nella città di Sirte, roccaforte della tribù dei Ferjany, da cui proveniva la famiglia, Khalifa Haftar regna sull’est del Paese. Spesso si ignora che il padrone di Bengasi abbia otto figli, certamente uno dei suoi unici punti in comune con l’ex “guida della rivoluzione”.

Elseddik Haftar – Quando carisma fa rima con leadership

Il maggiore, Elseddik, è dottore in diritto internazionale. Indossa l’abito ei bei baffi con eleganza. Niente a che vedere con il traliccio, la divisa dei membri del clan. Lontano dal rumore dei proiettili, il dottor Elseddik preferisce start-up e programmi di sviluppo economico e sociale. Costruttore nel cuore, il dottor Elseddik prevede la ricostruzione di una Libia frammentata e clanificata.

La vuole pacificata, riunita e in movimento…. Figura influente nel campo dell’ingegneria e delle infrastrutture in Libia, il “Dottore” come viene soprannominato, sovrintende a progetti legati alla ricostruzione e allo sviluppo di strade, edifici e servizi pubblici in Libia città libiche, contribuendo così al miglioramento delle condizioni di vita e allo sviluppo delle infrastrutture comunitarie.

Il suo obiettivo: dare nuova vita alla Libia e uscire così dalle impasse mortali che affliggono il paese. Più di dieci anni di conflitto l’hanno lasciata in pieno declino. Due governi, la proliferazione di milizie armate e gruppi terroristici. Un divario militare, politico e sociale senza contare sulla sempre crescente crisi migratoria.

Riconquista la sua sovranità

“Prendete in mano il processo di riconciliazione in corso nel vostro Paese, l’Africa e tutti gli altri partner vi accompagneranno fino alle elezioni generali che dovrebbero suggellare il ritorno all’ordine costituzionale”, ha lanciato questa esortazione il leader dello Stato congolese Denis Sassou N. ‘Guesso, presidente dell’High Level Committee dell’Unione Africana (UA), il 20 luglio, nell’ambito della riunione preparatoria della conferenza di riconciliazione interlibica.

Una priorità – LA priorità. Ricrea l’unità del Paese e crea sicurezza perché il popolo libico, ferito da anni di piombo, trovi la pace.

“Dobbiamo voltare pagina, voltare pagina insanguinata della violenza, dell’odio per andare verso la riconciliazione. Per rimettere in carreggiata il mio Paese, tutte le parti della popolazione dovranno prendersi per mano, qualunque sia la loro tribù, la loro classe sociale. L’urgenza oggi è salvare il Paese dalla situazione attuale in cui ci troviamo dopo gli eventi. Questo paese deve essere costruito su basi democratiche, vale a dire un paese multilaterale, dove ognuno ha il suo posto in questa ricostruzione. Questa è la visione del dottor Haftar.

Il futuro della Libia: la forza della sua giovinezza

Gli under 25 rappresentano quasi la metà dei sette milioni di libici, il che significa che il loro futuro è determinante per lo sviluppo del Paese. Un giovane cresciuto alla scuola della propaganda e del “libro verde”, vera e propria bibbia di Muammar Gheddafi. Una gioventù, che oggi sogna un altrove, poiché il suo orizzonte non si è ancora schiarito. In questo paese ricco di petrolio – ha le riserve più grandi dell’Africa – la popolazione libica non vede alcun futuro.

Corruzione galoppante, tasso di disoccupazione record, crisi economica diretta conseguenza dell’insicurezza politica. Molti giovani sono costretti a svolgere lavori non regolamentati e sottopagati. Quanto agli under ten, un gran numero di loro non va a scuola, colpa dei dieci anni di conflitto.

Una realtà contro la quale il discreto ma influente “Dottore” ha deciso di attaccare.

L’istruzione di ragazzi e ragazze è una priorità non negoziabile per il mio paese. È fondamentale restituire a questa gioventù la voglia di costruire e di intraprendere”. E sostenere finanziariamente progetti innovativi rivolti ai giovani. Ma non solo…” È tempo di mettere in atto una politica di parità tra uomini e donne. Il posto della donna libica è essenziale nella nostra società. Il diritto alla libertà, il diritto al lavoro e il diritto all’emancipazione. La Libia deve intraprendere questa strada. »

Una dinastia Haftar?

Nel 2017 il dottor Elseddik è entrato a far parte della cerchia ristretta dello “Stato Maggiore delle Forze Orientali”, un governo composto principalmente dai figli e dai parenti dell’uomo forte di Bengasi. Al “Dottore”, il maresciallo Haftar ha affidato la diplomazia. La task force, da quando Elseddik ha trascorso il dottorato in Egitto, Paese con cui gli Haftar hanno mantenuto forti legami. Una posizione chiave, che potrebbe posizionarlo favorevolmente per entrare nella corsa alla successione al posto del padre.

Una cosa è certa: a 49 anni il dottor Elseddik si presenta come una figura diplomatica e consensuale, ben radicata con molte tribù libiche, una delle chiavi politiche per la gestione di questo Paese.

Resta da vedere se questa nuova sfida tenterà il “dottor” Elseddik HAFTAR?

Da un’altra testata giornalistica news de www.almouwatin.com

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