Le zone umide artiche sono noti emettitori del forte gas serra metano (CH4). I terreni ben drenati, invece, rimuovono il metano dall’atmosfera. Nei biomi artici e boreali, i suoli montani ben drenati con un alto potenziale di consumo di metano atmosferico coprono oltre l’80% della superficie terrestre. Nonostante l’ampia copertura montuosa e la loro potenziale importanza per l’assorbimento di metano, i meccanismi sottostanti, i controlli ambientali e persino l’entità dell’assorbimento di metano dal suolo artico sono poco conosciuti.
Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università della Finlandia orientale e dell’Università di Montreal rileva che l’assorbimento di metano nel suolo artico potrebbe essere maggiore di quanto si pensasse in precedenza e che l’assorbimento di metano aumenta in condizioni asciutte e con disponibilità di substrati di carbonio labili. L’articolo è stato pubblicato in Cambiamenti climatici naturali – una delle riviste di massimo livello nel campo delle scienze naturali.
Lo studio è stato condotto principalmente a Trail Valley Creek, un sito di tundra nell’Artico canadese occidentale. Gli autori hanno utilizzato un apparato sperimentale unico costituito da 18 camere automatizzate per misurazioni continue dei flussi di metano. Nessun altro sistema di camere automatizzate esiste così a nord nell’Artico canadese, e ne esistono solo pochi al di sopra del circolo polare artico a livello globale, la maggior parte dei quali sono installati in siti che emettono metano.
Le misurazioni ad alta risoluzione dell’assorbimento di metano (più di 40.000 misurazioni di flusso) hanno rivelato dinamiche stagionali e dieliche precedentemente sconosciute nell’assorbimento di metano: mentre l’assorbimento di metano all’inizio e nel picco dell’estate era maggiore durante i pomeriggi, in coincidenza con la temperatura massima del suolo, l’assorbimento di metano durante la fine dell’estate. l’estate ha raggiunto il picco durante la notte. I meccanismi biogeochimici sottostanti sono complessi, ma lo studio mostra che il più forte assorbimento di metano ha coinciso con i picchi di anidride carbonica dell’ecosistema (CO2) respirazione. Integrando le misurazioni del flusso a Trail Valley Creek con misurazioni in altri siti sparsi nell’Artico in Canada e Finlandia, è stato dimostrato che la disponibilità di substrati di carbonio labili e nutrienti può promuovere il consumo di metano nei suoli artici.
Su una scala più ampia, questi risultati sono molto rilevanti per stimare l’attuale bilancio di metano dell’Artico e per prevedere la risposta futura dell’assorbimento di metano nel suolo artico ai cambiamenti climatici. Secondo lo studio, il riscaldamento stesso alle alte latitudini, che si verifica fino a quattro volte più velocemente nell’Artico rispetto al resto del mondo, promuoverà l’assorbimento di metano atmosferico in misura minore rispetto al associato essiccamento su larga scala.
Lo studio è stato condotto da un team internazionale di ricercatori provenienti da Canada e Finlandia, e da collaboratori provenienti da Stati Uniti e Germania. Le principali fonti di finanziamento per lo studio sono state l’Accademia di Finlandia, il progetto della Fondazione canadese per l’innovazione Changing Arctic Network, ArcticNet e i programmi Canada Research Chair e NSERC Discovery Grants. Il lavoro sul campo è stato supportato da Metsähallitus e dall’Aurora Research Institute.
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