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Il Parlamento europeo vota e definisce la Russia uno “stato sponsor del terrorismo”

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

Oggi il Parlamento europeo ha riconosciuto la Russia come uno stato sponsor del terrorismo, nel tentativo di spianare la strada affinché il presidente Putin e il suo governo siano ritenuti responsabili dei crimini di guerra davanti a un tribunale internazionale.

Il regime di Vladimir Putin è ormai considerato dagli eurodeputati uno stato “sponsor del terrorismo”, complice di crimini di guerra e deve affrontarne le conseguenze. Gli eurodeputati hanno infine votato a maggioranza a favore di questa risoluzione, inizialmente proposta dal Partito popolare europeo, con 498 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astenuti. L’Unione europea è quindi allineata con gli Stati Uniti e il Canada.

Nel testo adottato mercoledì, i deputati invitano il Unione Europea e gli Stati membri a predisporre un “quadro normativo europeo” che consenta di adottare “una serie di pesanti misure restrittive” nei confronti di Paesi etichettati come sostenitori del terrorismo e che avrebbe l’effetto di limitare notevolmente le relazioni dell’Unione” con il paesi in questione.

A SEGUITO DELLE ATROCITÀ PERMESSE DAL REGIME DI VLADIMIR PUTIN CONTRO I CIVILI UCRAINI, I DEPUTATI HANNO RICONOSCIUTO LA RUSSIA COME STATO SPONSOR DEL TERRORISMO. COMUNICATO STAMPA: HTTPS://T.CO/YUBXBAU4GX PIC.TWITTER.COM/TF4QXSJLOB— Parlamento europeo (@Europarl_EN) 23 novembre 2022

Una decisione che non ha mancato di reagire da parte ucraina. Il capo di gabinetto della presidenza ucraina, Andriy Yermark, si è espresso su Cinguettio “la sua gratitudine” al Parlamento europeo, “per questo passaggio cruciale che rafforza l’isolamento internazionale della Russia e ne conferma giustamente lo status di paria.

Allo stesso tempo, gli attacchi russi alle infrastrutture ucraine hanno portato a massicce interruzioni di elettricità e acqua, in particolare nella capitale Kiev, uccidendo almeno sei persone e causando la disattivazione di tre centrali nucleari.

Secondo l’aeronautica ucraina, la Russia ha lanciato contro il paese circa 70 missili da crociera, 51 dei quali sono stati abbattuti, oltre a cinque droni kamikaze. Hanno preso di mira le infrastrutture strategiche con l’arrivo delle temperature invernali Ucraina. Secondo il capo della polizia nazionale, Igor Klymenko, almeno sei persone sono state uccise e 36 ferite negli attentati.

IL @EUROPARL_IT È SOTTO UN ATTACCO INFORMATICO SOFISTICATO. UN GRUPPO PRO-CREMLIN HA RICHIAMATO LA RESPONSABILITÀ.

I NOSTRI ESPERTI IT STANNO RESPINGENDO CONTRO L’IT E PROTEGGONO I NOSTRI SISTEMI.

QUESTO, DOPO AVER PROCLAMATO LA RUSSIA COME STATO SPONSOR DEL TERRORISMO.

LA MIA RISPOSTA: #SLAVAUKRAINI— Roberta Metsola (@EP_President) 23 novembre 2022

Poche ore dopo che i deputati hanno adottato questa risoluzione, il sito web del Parlamento europeo è stato oggetto di un attacco informatico.

L’attacco Denial of Service (DDOS) ha interrotto l’accesso al Strasburgo Il sito web in lingua inglese del Parlamento, ha detto il portavoce, Jaume Duch, su Twitter.

Originalmente pubblicato su The European Times.

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