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venerdì, Novembre 29, 2024
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Scienze & AmbienteMinima perdita di energia: uso intelligente di reti fluidiche ramificate

Minima perdita di energia: uso intelligente di reti fluidiche ramificate

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.


I ricercatori dell’Università di Twente hanno sviluppato un metodo teorico per la progettazione fluidico reti che ha applicazioni dirette per scienziati e ingegneri.

Il diametro ottimale dei canali all’interno di una rete ramificata viene determinato utilizzando grafici, per mantenere al minimo la perdita di energia all’interno della rete. Anche quando vincoli pratici come le dimensioni o le tolleranze dei canali standard indicano che i diametri dei canali non sono ottimali, la perdita di energia può comunque essere ridotta o almeno quantificata.

Una goccia d'acqua – foto illustrativa.

Una goccia d’acqua – foto illustrativa. Credito immagine: Pixabay (licenza gratuita Pixabay)

I risultati sono applicabili a un’ampia gamma di sistemi, dalla distribuzione ottimale del calore nell’accumulo termico e il potenziamento delle stampanti 3D, ai sistemi di lubrificazione per cuscinetti e ingranaggi, CO2 cattura e progettazione del polmone artificiale.

Lo studio è opera di Jan Siemen Smink, Kees Venner, Claas Willem Visser e Rob Hagmeijer della Faculty of Engineering Technology ed è stato ora pubblicato sul Journal of Fluid Mechanics.

“Il polmone è un esempio di una rete fluidica che si ramifica. Osserva da vicino i polmoni e vedrai una struttura composta da minuscoli canali attraverso i quali l’aria viene inspirata ed espirata. La trachea si divide in canali più piccoli, che a loro volta si suddividono ripetutamente. Questo porta l’aria a contatto con un’ampia superficie, consentendo lo scambio di ossigeno e CO2”, spiega Smink.

“Nel corpo umano e altrove in natura, troviamo reti come queste nel sistema cardiovascolare e nei reni, o negli alberi per esempio – dalle loro radici alle vene su una foglia. Queste reti naturali sono molto efficaci nel limitare l’uso di energia, materiali e spazio e sono quindi altamente efficienti”.

Reti fluidiche ramificate.

Reti fluidiche ramificate. Credito immagine: Università di Twente



Da un’altra testata giornalistica. news de www.technology.org

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