“C’è stato quasi un attacco a giorni alterni che ha colpito porti vitali e strutture cerealicole in Ucraina”, ha affermato la coordinatrice residente e umanitaria Denise Brown, in una dichiarazione il mercoledì.
Assalto alle esportazioni di grano
Mercoledì un attacco di droni russi ha danneggiato le infrastrutture degli impianti di esportazione di grano ucraini sul fiume Danubio.
Funzionari ucraini affermano che gli edifici, tra cui magazzini di grano, serbatoi di stoccaggio del petrolio ed edifici amministrativi, sono stati distrutti.
L’ONU, citando le autorità portuali, ha sottolineato che il tragico evento ha provocato il ferimento di almeno sei persone. Nessun decesso è stato immediatamente segnalato.
“Molto allarmante”
“È estremamente allarmante apprendere che i due porti ucraini sul Danubio sono stati nuovamente colpiti durante gli attacchi russi notturni sulla regione di Odessa”, ha aggiunto la Brown.
Si è trattato dell’ultimo attacco della Russia ai porti e agli impianti di produzione del grano ucraini da quando Mosca ha lasciato l’Ucraina Accordo mediato dalle Nazioni Unite che aveva consentito all’Ucraina di esportare in sicurezza il grano attraverso il Mar Nero.
“L’attacco di oggi ai porti ucraini è stato il 21° di questo tipo dalla decisione della Russia di porre fine all’Iniziativa del Mar Nero meno di due mesi fa”, ha affermato la Brown.
“È scioccante, ma dal 17 luglio c’è stato quasi un attacco a giorni alterni che ha colpito porti vitali e strutture cerealicole in Ucraina.”
Ritiro dal patto sui cereali
L’iniziativa sul grano è stata lanciata nel luglio 2022 tra Russia, Ucraina, Turchia e ONU. Ha consentito l’esportazione di oltre 32 milioni di tonnellate di grano.
Ma, a metà luglio, la Russia si è ritirata dall’Iniziativa, sostenendo che gli esportatori agricoli non stavano beneficiando di quanto previsto dall’accordo e dal Memorandum d’Intesa separato.
Da allora, secondo le notizie, solo una manciata di navi, nessuna delle quali trasportava grano, è stata autorizzata a salpare dai porti ucraini del Mar Nero.
L’Ucraina è un importante fornitore globale di cereali come olio di girasole, bailey, mais e grano.
La guerra ha provocato un’impennata dei prezzi alimentari a livello globale e sta creando carenze alimentari in Africa e nel Medio Oriente. Entrambi importano grandi quantità di cibo dall’Ucraina.
Modello di attacchi
“Le conseguenze di questo modello brutale e implacabile di attacchi russi sono catastrofiche per il popolo ucraino e per i 345 milioni di persone che soffrono la fame in tutto il mondo”, ha avvertito la signora Brown.
Secondo alcune notizie, il governatore della regione di Odessa che comprende i porti del Danubio, ha affermato che 105 infrastrutture portuali in Ucraina sono state danneggiate e parzialmente distrutte dal 18 luglio, il giorno dopo che la Russia ha abbandonato l’Iniziativa del Mar Nero.
“Il diritto internazionale umanitario proibisce severamente gli attacchi alle infrastrutture civili. Tutto questo deve finire”, ha affermato il Coordinatore umanitario.
Da un’altra testata giornalistica. news de news.un.org