Rivolgendosi al forum di Ginevra, il vice alto commissario per i diritti umani, Nada-Al Nashif, ha anche esortato le autorità dello Sri Lanka ad accelerare le indagini e i procedimenti giudiziari sui casi di violazione dei diritti umani, in particolare sugli attentati della domenica di Pasqua del 2019.
La signora Al-Nashif ha osservato che le indagini dovrebbero essere conformi agli standard internazionali sui diritti umani. I suoi commenti fanno seguito ai ripetuti appelli al governo dello Sri Lanka affinché istituisca un’indagine indipendente sulla campagna di bombardamenti che ha causato la morte di 269 persone e il ferimento di altre 500.
Conflitto socioeconomico
Sebbene il governo abbia attuato politiche di ripresa economica, il Paese continua a essere attanagliato dalle conseguenze della profonda crisi economica del 2022 e dalle tensioni sull’economia globale, ha affermato il vice capo dei diritti delle Nazioni Unite.
L’eredità di quella crisi “ha avuto un impatto maggiore sulle comunità povere ed emarginate”, ha spiegato Al-Nashif, sottolineando che altri 2,5 milioni di persone sono state spinte nella povertà tra il 2021 e il 2022, mentre circa il 37% delle famiglie affronta situazioni acute. insicurezza alimentare.
Il Vice Alto Commissario ha sottolineato che tali difficoltà hanno dato origine a tensioni e ulteriori proteste. Questi sono stati innescati anche da questioni relative all’acquisizione di terreni nel nord e nell’est del paese per l’espansione delle installazioni militari.
Le tensioni continuano
L’organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani ha inoltre appreso che i ritardi nello svolgimento delle elezioni per i governi locali, combinati con le leggi che limitano il diritto delle persone alla partecipazione politica e alla protesta, hanno anch’essi aumentato le tensioni.
“Il nostro ufficio continua a ricevere casi di uso improprio di gas lacrimogeni e idranti durante le manifestazioni, che colpiscono i manifestanti e il personale dei media”, ha detto la signora Al-Nashif.
Pur riconoscendo la proposta del governo per un nuovo meccanismo di ricerca della verità come parte degli sforzi per promuovere la riconciliazione in tutto lo Sri Lanka all’indomani di una brutale guerra civile, ha sottolineato che è necessario fare di più.
“A quattordici anni dalla fine della guerra, decine di migliaia di vittime e le loro famiglie continuano a soffrire in agonia e dolore mentre aspettano verità, giustizia e rimedi”, ha affermato la signora Al-Nashif.
“La sola ricerca della verità non è sufficiente e deve essere accompagnata da un chiaro impegno alla responsabilità.”
‘Improduttivo e inutile’: risponde lo Sri Lanka
Lo Sri Lanka ha respinto la proposta OHCHR risultati, le sue conclusioni e raccomandazioni relative alle due risoluzioni in base alle quali l’ufficio per i diritti delle Nazioni Unite ha il mandato di indagare e riferire sul paese.
In una dichiarazione, lo Sri Lanka ha affermato che il rapporto rappresentava un “drenaggio improduttivo e inutile” di risorse, che non rifletteva la situazione sul campo, sostenendo che l’OHCHR aveva ignorato la “resilienza democratica” della nazione.
Da un’altra testata giornalistica. news de news.un.org