Integratore alimentare a base di Piante Medicinali, Cell IMMUNI nasce da oltre 45 anni di esperienza e meticolosa ricerca tra le numerose evidenze scientifiche. La formula innovativa di Cell IMMUNI è basata su approfonditi studi sperimentali e clinici.
Gli obiettivi di Cell IMMUNI, in base alle Erbe contenute, sono, in primis, il potenziamento e la modulazione del sistema immunitario. L’efficacia erboristica è mirata in modo principale alla protezione Antivirale ed Antinfiammatoria. L’azione secondaria è Antibatterica. L’azione di contrasto nei confronti del virus è sia diretta (antivirale) sia indiretta ( protezione dall’ingresso del virus nella cellula, stimolazione e modulazione del sistema immunitario, miglioramento biofisico).
CELL IMMUNI è il risultato di una riuscita combinazione di estratti di Piante Medicinali elaborata in chiave scientifica. La lunga ricerca per la scelta, combinazione e dosi delle piante selezionate è stata perfezionata dal punto di vista “SINERGICO” (potenziamento della formula) creando quella che viene definita una utile cascata di effetti benefici sul corpo umano che ne migliorano anche il benessere generale.
Modalità d’uso
Agitare il flacone prima di ogni utilizzo. Erogare 4 spruzzi (pari a 500 mg) sotto la lingua e attendere 30 secondi prima di deglutire, per un massimo di 3 volte al giorno.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
- Burgos R.A. Efficacy of an Andrographis paniculata composition for the relief of rheumatoid arthrisis symptoms: a prospective randomized placebo-controlled trial, Clin.Reumatol.
- Chien C.E. Herb drug interaction of Andrographis paniculata extract and andrografolide on the pharmacokinetics of theophylline in rats Chem Biol Interact.
- Leiman DA e Lichtenstein GR. Therapy of inflammatory bowel disease: what to expect in the next decade. Curr Opin Gastroenterol. 2014 Jul;30
AZIONE delle principali erbe medicinali contenute in Cell Immuni:
Andrographis paniculata
Sconosciuta per molti secoli nei paesi occidentali finché, nel 1919, in seguito a una forte epidemia influenzale diffusasi nel subcontinente indiano, balzò agli onori di cronaca per il merito, vero o presunto, di avere indotto la maggior parte delle guarigioni; di qui anche il nome di “Echinacea dell’India”. Parti utilizzate: le parti aree, raccolte nel periodo estivo, le foglie e le radici. Le sue proprietà epatoprotettrici sono state avvalorate nel vasto campo della medicina popolare e poi confermate da studi a testimonianza che i suoi preziosi fitocomplessi (andrografolidi, polifenoli e flavonoidi) stimolano e regolano la secrezione biliare, promuovono la rigenerazione dei tessuti epatici e fanno da scudo contro le infezioni virali, bloccando la comunicazione e la replicazione dei virus che prendono di mira il fegato.
La sua attività antimalarica (in particolare contro Plasmodium falciparum) è stata valutata e analizzata in parallelo ad altri estratti vegetali epatoprotettori (per esempio Hedyotis corymbosa, una pianta tropicale della famiglia delle Rubiaceae) e in combinazione con la curcumina, per esaltarne l’azione antiossidante e antinfiammatoria. Le potenzialità applicative di Andrographis paniculata in campo antivirale sono attualmente allo studio persino contro il virus HIV, ma di certo è in grado di rinforzare il sistema immunitario e di esplicare un marcato effetto antagonista nei confronti dell’HSV-1, l’agente etiologico dell’herpes labiale. Proprietà e usi consolidati: utile in caso di raffreddori, otiti, sinusiti, infezioni intestinali e urogenitali.
Interessante un recente studio pubblicato sull’ American Chemical Society e American Society of Pharmacognosy di cui si riportano le conclusioni finali :
…In conclusione, questo studio ha fornito prove sperimentali a favore di A. paniculata e andrographolide per un ulteriore sviluppo come monoterapia o in combinazione con altri farmaci efficaci contro l’infezione da SARS-CoV-2.
https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.jnatprod.0c01324
Scutellaria Baicalensis
I maggiori sforzi accademici e gli esiti più significativi sull’estratto di Scutellaria baicalensis riguardano le sue molteplici potenzialità antivirali. Numerosi studi – effettuati sia in vitro che in vivo – hanno evidenziato diversi benefici per il sistema immunitario riconducibili all’estratto di questa pianta officinale.
Ecco gli esiti più rilevanti:
- riduce in modo significativo la replicazione dell’RNA dell’epatite C;
- attraverso somministrazione intraperitoneale e intranasale, inibisce il virus dell’influenza;
- inibisce l’infezione da HIV-1 ostacolandone l’ingresso cellulare;
- inibisce il virus della leucemia umana a livello delle cellule T di tipo 1 (HTLV-1);
- ostacola la proteasi dell’HIV di tipo 1;
- sopprime la produzione di antigeni di superficie del virus dell’epatite B.
L’azione immunostimolante di questa pianta è davvero notevole e non è un caso che la ricerca stia continuando ad indagare sulle sue potenzialità ancora inesplorate. Si veda ad esempio lo studio apparso su Nature di seguito esposto:
La baicalina della Scutellaria baicalensis blocca l’infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV) e riduce l’infiltrazione delle cellule infiammatorie e il danno polmonare nei topi Rivista “Nature – Scientific Reports” https://www.nature.com/articles/srep35851
ScienceDirect Scutellaria baicalensis per alleviare le “citochine infiammatorie”: una revisione completa
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0753332220311094
Uncaria tomentosa (artiglio di gatto)
La parte attiva di questa pianta è costituita dalla corteccia del fusto e della radice che ha dimostrato di possedere proprietà immunostimolanti, antivirali e antinfiammatorie ed è utilizzata in fitoterapia nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche, nelle deficienze immunitarie, in presenza di infezioni virali e nella prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento con febbre, tosse e raffreddore. La sua regolare assunzione potenzia e rinforza il sistema immunitario in quanto stimola la produzione di anticorpi, dovuto ai principi attivi contenuti nell’’Uncaria che inducono nelle cellule endoteliali umane il rilascio di un fattore attivante la regolazione e proliferazione dei linfociti B e T, responsabili della risposta immunitaria dell’organismo. Per tali motivi questa preziosa pianta viene indicata nel trattamento delle allergie e delle patologie neoplastiche, dove si è registrata l’inibizione della proliferazione di cellule tumorali, come pure nelle sindromi da immunodeficienza; nei pazienti affetti da HIV si è riscontrato un significativo aumento degli anticorpi. Ricerche hanno confermato un’attività immunomodulante utile anche in presenza di patologie autoimmuni.
L’Uncaria Tomentosa si è rivelata come una promettente medicina erboristica contro la giunzione SARS-CoV-2/ACE-2 e la proteina spike SARS-CoV-2, verificata in studi basati su modelli molecolari.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33118480/
Astragalo
Una importante rassegna analizza i recenti progressi della ricerca sul genere Astragalus. Negli studi farmacologici, estratti grezzi di astragalo, così come costituenti isolati, hanno mostrato un’amia gamma di azioni tra cui si evidenziano proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti, antiossidanti, antitumorali, antidiabetiche, cardioprotettive, epatoprotettive, e attività antivirali.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25407722/:
Cannella o Cinnamomo (Cinnamomum verum)
Le proprietà antivirali di questa pianta sono note da tempo, dove viene impiegata una tisana facendo bollire la parte attiva della pianta, costituita dal fusto e ramoscelli, al fine di combattere l’influenza e innalzare le difese immunitarie, oltre alla sempre più consolidate attività antidiabetiche dovute alla capacità di aumentare la sensibilità periferica all’insulina. Interessante è una pubblicazione che ne dimostra il suo effetto immunomodulatore in casi gravi di SARS-2
Cinnamon and Hop Extracts as Potential Immunomodulators for Severe COVID-19 Cases.
Frontiers in Plant Science. Front. Plant Sci., 26 February 2021 |
https://doi.org/10.3389/fpls.2021.589783
Sambuco (Sambucus nigra)
Oltre alle sue proprietà antivirali, l’estratto di sambuco e le sue formulazioni attivano il sistema immunitario aumentando la produzione di citochine antiinfiammatorie. I principi attivi del sambuco potrebbero quindi essere utili per il supporto del sistema immunitario e nel controllo del processo infiammatorio in individui sia sani che in pazienti affetti da varie patologie. Studi hanno dimostrato che l’estratto di sambuco potrebbe anche avere un effetto immunoprotettivo o immunostimolante quando somministrato a pazienti affetti da cancro o AIDS, in combinazione con trattamenti chemioterapici o di altro tipo.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11399518/
Origano (Origanum vulgare)
I risultati ottenuti consentiranno di effettuare ulteriori indagini utilizzando l’olio essenziale di origano come rimedio antibatterico alternativo che migliora il processo di guarigione nelle infezioni batteriche e come mezzo efficace per la prevenzione dello sviluppo di ceppi resistenti agli antibiotici. Tra le attività attribuite al suddetto olio spiccano sono soprattutto quelle antibatteriche e antimicotiche; in particolare l’azione antibatterica si esplica sia nei confronti dei batteri Gram-positivi che di quelli Gram-negativi ( tipo l’Escherichia coli), mentre l’azione antimicotica, invece, è risultata efficace nei confronti di funghi quali Aspergillus niger e la Candida albicans.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23484421/
Pelargonium sidoides
Viene anche chiamato “geranio africano”, la cui parte attiva è costituita dalle radici della pianta, ed esplica un’attività antivirale, antibatterica e fluidificante del muco.
Questa pianta medicinale svolge attività immunomodulante e antibatterica, soprattutto dovute alla presenza di cumarine, acido gallico e tannini, i principi attivi del Pelargonium; in particolare l’acido gallico è in grado di attivare le cellule immunitarie ed i meccanismi di difesa contro le infezioni. La sua azione si manifesta inoltre grazie alla produzione di sostanze tossiche per i batteri, tra cui il monossido di azoto. La sua azione antivirale, invece, si esplica grazie alla capacità del fitocomplesso di inibire la penetrazione del virus nella cellula o di impedirne la replicazione, qualora fosse già stata infettata. Infine, ha un’azione di tipo espettorante, poiché attiva il naturale processo di espulsione del muco.
L’efficacia dell’estratto standardizzato di Pelargonium sidoides è stata ben documentata negli ultimi 30 anni da numerosi studi clinici, condotti sia sugli adulti che sui bambini, nel trattamento delle affezioni del tratto respiratorio. Tali studi hanno potuto dimostrare l’efficacia e la tollerabilità della terapia antibatterica ed antivirale del Pelargonium sidoides nel trattamento delle bronchiti, delle faringiti e della rinosinusite rispetto al placebo.
Studi sull’attività antimicrobica, antivirale e immunomodulante di Pelargonium sidoides (EPs ® 7630) nel contesto della promozione della salute.
https://www.mdpi.com/1424-8247/4/10/1295
Ginkgo biloba Rivista “NATURE – Scientific Reports” … alla luce del potente effetto dell’Acido Gingkolico sull’infezione virale, l’estratto standardizzato di Gingko Biloba può essere potenzialmente utilizzato per il trattamento di infezioni acute quali Coronavirus, EBOV, ZIKV, IAV e morbillo.
https://www.nature.com/articles/s41598-020-61700-0
CELL IMMUNI è il risultato di una riuscita combinazione di estratti di Piante Medicinali elaborata in chiave scientifica. La lunga ricerca per la scelta, combinazione e dosi delle piante selezionate è stata perfezionata dal punto di vista “SINERGICO” (potenziamento della formula) creando quella che viene definita una utile cascata di effetti benefici sul corpo umano che ne migliorano anche il benessere generale.
La somministrazione spray intra-orale del prodotto ne garantisce la migliore biodisponibilità al fine di massimizzare l’assorbimento e l’azione bioattiva a livello cellulare.
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