Segnando il Giornata internazionale per proteggere l’istruzione dagli attacchiil segretario generale dell’ONU António Guterres ha affermato che è importante difendere i “paradisi dell’istruzione”.
“L’istruzione non è solo un diritto umano fondamentale, ma un percorso verso un futuro migliore per ogni persona e un mondo più pacifico e comprensivo”, ha sottolineato.
Ha espresso una verità sorprendente: in tutto il mondo 224 milioni di bambini e giovani hanno urgente bisogno di sostegno educativo – inclusi 72 milioni che non frequentano affatto la scuola – a causa di crisi come i conflitti armati.
Gli attacchi raddoppiano
Secondo un approccio globale Rapporto sui bambini e sui conflitti armati pubblicato dal capo delle Nazioni Unite all’inizio di quest’anno, da gennaio a dicembre 2022, si è verificato un aumento del 112% degli attacchi contro scuole e ospedali, con punti caldi identificati in Afghanistan, Ucraina, Burkina Faso, Israele, Palestina, Myanmar e Mali.
In Afghanistan, ad esempio, l’ONU ha verificato un totale di 95 attacchi contro obiettivi civili, di cui 72 contro scuole.
Il rapporto attribuisce il 50% delle gravi violazioni a gruppi armati non statali. L’altra metà coinvolgeva le forze governative, che erano le principali responsabili dei reati più gravi, tra cui l’uccisione e la mutilazione di bambini, gli assalti incessanti a scuole e ospedali e l’ostruzione dell’accesso umanitario.
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, UNHCRha affermato venerdì che entro la fine del 2022, il numero totale di rifugiati in età scolare a livello globale è aumentato di quasi il 50%, passando da 10 milioni nel 2021 a 14,8 milioni, a causa principalmente dell’invasione russa dell’Ucraina.
Apprendimento interrotto
Come affermato da Guterres, “gli attacchi contro studenti, insegnanti, personale educativo e scuole stanno diventando fin troppo comuni, interrompendo crudelmente l’istruzione dei giovani studenti e infliggendo indicibili danni psicologici e fisici che possono durare tutta la vita”.
Uno dei segnali chiari del deficit educativo è la statistica sorprendente secondo cui 763 milioni di persone in tutto il mondo – adulti e giovani – mancano anche delle competenze di alfabetizzazione di base.
“Paradisi di sicurezza e apprendimento”
Il Segretario Generale ha esortato tutti i paesi a garantire in ogni momento la protezione delle scuole, dei bambini e degli insegnanti, attraverso misure come la Dichiarazione sulle scuole sicure e la Coalizione globale per proteggere l’istruzione dagli attacchi.
Attraverso sforzi congiunti, ritiene Guterres, le scuole possono diventare “paradisi di sicurezza e di apprendimento per ogni bambino, indipendentemente da dove viva”.
Da un’altra testata giornalistica. news de news.un.org