L’ONU Consiglio per i diritti umani ha inoltre “esortato con forza” le autorità russe a rispettare tutti gli obblighi dello Stato ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani.
Ha inoltre chiesto di sostenere le libertà fondamentali, comprese quelle di pensiero, opinione, espressione e riunione pacifica, “in particolare rimuovendo le restrizioni alla diversità di idee, critica e dissenso, nonché i diritti connessi alla libertà e alla sicurezza della persona, al giusto processo, e libertà dalla tortura”.
Il ruolo investigativo del Relatore Speciale che esamina i diritti umani in Russia è stato concordato per la prima volta solo l’anno scorso, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.
Il voto è arrivato dopo la richiesta della Russia di rientrare nel Consiglio è stato rifiutato martedì dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
La decisione sulla proroga è stata presa in una risoluzione sostenuta da 18 membri del Consiglio e osteggiata da sette (Bolivia, Cina, Cuba, Eritrea, Kazakistan, Kirghizistan e Vietnam). Ventidue membri si sono astenuti.
Appello al “pieno impegno”
Attraverso la risoluzione, il Consiglio per i diritti umani ha anche invitato la Russia a “stabilire un impegno pieno e non selettivo” con tutti i meccanismi delle Nazioni Unite sui diritti umani, una comunicazione costruttiva e una piena cooperazione con il mandato del Relatore speciale.
Ha inoltre chiesto che il titolare del mandato possa visitare senza ostacoli il paese e incontrare liberamente le parti interessate, tra cui la società civile e i difensori dei diritti umani, nonché le persone detenute.
Il Consiglio ha inoltre esortato le autorità russe “ad astenersi da ogni forma di intimidazione e ritorsione contro persone e associazioni per la loro cooperazione con questi organismi”.
Mandato del Relatore Speciale
Il mandato del relatore speciale sulla situazione dei diritti umani in Russia è stato istituito dal Consiglio nell’ottobre 2022. Il relatore ha il compito di monitorare, valutare e riferire sulla situazione dei diritti nel paese.
Il mese scorso l’esperto indipendente ha pubblicato un rapporto rilevando un “deterioramento significativo” nei diritti umani in tutta la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio dello scorso anno, e ha descritto una “repressione sistematica” della società civile.
L’attuale titolare del mandato – nominato dal Consiglio per prestare servizio a titolo individuale, indipendentemente da qualsiasi paese o dal Segretariato delle Nazioni Unite – è Mariana Katzarova della Bulgaria. È stata nominata il 4 aprile ed ha assunto le sue funzioni il 1° maggio.
La signora Katzarova non è un membro dello staff delle Nazioni Unite e non riceve uno stipendio dall’Organizzazione.
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