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Stati Uniti: è necessaria una maggiore sorveglianza militare in Medio Oriente per garantire la sicurezza delle truppe

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.


L’esercito americano sta intensificando gli sforzi per salvaguardare il proprio personale in Medio Oriente a causa delle crescenti preoccupazioni riguardo al potenziale attacchi da gruppi sostenuti dall’Iran. Se necessario, tra gli scenari possibili figura la possibilità di evacuare le famiglie dei militari se le circostanze lo richiedono.

Elicottero UH-60 Black Hawk dell'esercito americano in Medio Oriente - foto associativa del 2021.

Elicottero UH-60 Black Hawk dell’esercito americano in Medio Oriente – foto associativa del 2021. Credito immagine: foto della Guardia nazionale dell’esercito americano del 2° tenente Kyle Gallagher via Flickrlicenza CC BY 2.0 DEED

Le misure protettive recentemente implementate includono un’espansione delle pattuglie militari statunitensi, un controllo più rigoroso sull’accesso alle strutture della base e una maggiore raccolta di informazioni tramite droni e altre operazioni di sorveglianza. I funzionari dicono che questi sforzi vengono portati avanti con discrezione.

Secondo la pubblicazione in Reutersl’esercito americano sta rafforzando la sorveglianza dalle torri di guardia delle sue strutture, rafforzando la sicurezza nei punti di ingresso alle basi militari e aumentando la prontezza a contrastare potenziali minacce provenienti da droni, razzi e missili.

Il generale dell’esercito americano Michael “Erik” Kurilla, capo del comando centrale americano, responsabile della supervisione delle forze americane in Medio Oriente, ha sottolineato che le misure adottate per rafforzare le misure di protezione della forza, insieme al recente dispiegamento di ulteriori mezzi militari statunitensi nel regione, sono importanti per prevenire perdite più gravi tra le forze statunitensi in teatro.

Dall’inizio del conflitto Israele-Gaza il 7 ottobre, le forze statunitensi in Iraq e Siria sono state oggetto di ripetuti attacchi. Questi attacchi hanno provocato ferite lievi a quattro membri del servizio militare americano e a cinque appaltatori militari statunitensi, che sono poi tornati tutti ai loro compiti.

La settimana scorsa, al largo delle coste dello Yemen, una nave da guerra americana ha intercettato con successo oltre una dozzina di droni e quattro missili da crociera lanciati dagli Houthi sostenuti dall’Iran. Questa crescente tensione ha messo il personale americano in costante stato di massima allerta, come evidenziato da un recente incidente presso la base aerea di Al-Asad in Iraq.

Il Pentagono ha già emesso ordini per rafforzare le difese aeree in Medio Oriente, con il dispiegamento di un sistema THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) tra le misure per proteggere le truppe nella regione.

Per scoraggiare l’Iran e i gruppi di militanti sostenuti dall’Iran, gli Stati Uniti hanno inviato nell’area navi da guerra e aerei da combattimento, tra cui due portaerei.

Scritto da Alius Noreika



Da un’altra testata giornalistica. news de www.technology.org

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