Gli ucraini sono diventati sovietici mitragliatrice PK in un’arma difensiva altamente efficace. Questa pistola, che prende il nome da un grande ragno velenoso, è altamente trasportabile e può essere utilizzata per difendere trincee e altre posizioni. La cosa più importante è che l’operatore possa restare a distanza di sicurezza.
La Pulemyot Kalashnikova, meglio conosciuta semplicemente come PK, è una mitragliatrice sovietica in uso dal 1961 e può sparare fino a 600-800 colpi al minuto. Naturalmente tali raffiche non sono pratiche e devono essere brevi, perché altrimenti la pistola si consumerà in pochissimo tempo.
Quando spara per un periodo di tempo più lungo, il PK deve mantenere una cadenza di fuoco di circa 250 colpi al minuto. La PK è una mitragliatrice molto comune: sarebbe impossibile elencare tutti i paesi le cui forze armate la utilizzano ancora. Un certo numero di paesi della NATO usano ancora queste mitragliatrici.
Non è sorprendente Ucraina ha anche molte di queste armi. La mitragliatrice PK viene utilizzata per difendere l’Ucraina dall’invasione russa, nonostante gli alleati occidentali dell’Ucraina abbiano fornito molte più armi moderne. E, sebbene non sia l’ultima novità in fatto di tecnologia militare, la PK è un’arma affidabile ed efficace. Ma può ancora essere migliorato.
Gli ucraini della 118a Brigata di difesa territoriale separata nella regione di Cherkasy hanno sviluppato uno stand PK controllato a distanza e hanno chiamato il sistema “Tarantul”. Quest’arma merita il suo nome di aracnide per via delle sue gambe lunghe e sottili, che devono essere inchiodate al suolo con lunghi picchetti di metallo per evitare che l’arma si ribalti.
Il Tarantul è veloce da montare e configurare. La scatola della cintura delle munizioni si inserisce proprio sotto la mitragliatrice. La mitragliatrice stessa ha un grilletto elettromeccanico ed è montata su un perno elettrico. Può essere inclinato su e giù e ruotato.
Grazie alla telecamera integrata, l’operatore può sorvegliare la zona davanti alla mitragliatrice, puntare l’arma e sparare una raffica di colpi. Come puoi immaginare, questa mitragliatrice può sparare 700 colpi al minuto per alcuni istanti, un’abilità che può tornare utile quando il nemico sta lanciando un attacco enorme.
Il fatto che la Tarantul sia telecomandata è senza dubbio il suo più grande vantaggio. L’operatore può essere localizzato in sicurezza nelle trincee, dove, tra gli altri vantaggi, non è visibile alle termocamere del nemico. Ciò potrebbe indurre i russi a caricare una posizione presumibilmente non presidiata, e poi la mitragliatrice telecomandata li sorprenderebbe.
Naturalmente, l’operatore non può essere localizzato troppo lontano: il segnale viene trasmesso tramite cavi e la mitragliatrice stessa a volte necessita di attenzione (come il rifornimento di munizioni), ma tali armi salvano comunque la vita dei difensori dell’Ucraina.
I soldati della 118a Brigata di Difesa Territoriale Separata affermano che la Tarantul è stata testata con successo e inviata in guerra. Essi ha condiviso un video del test sulla loro pagina Facebook.
Scritto da Povilas M.
Da un’altra testata giornalistica. news de www.technology.org