Quasi l’80% della plastica nel flusso dei rifiuti finisce nel nostro Paese discariche o si accumula nell’ambiente. Il nuovo metodo di riciclaggio mira a cambiare questa tendenza.
Gli scienziati dell’Oak Ridge National Laboratory hanno sviluppato una tecnologia che converte una miscela convenzionalmente non riciclabile di rifiuti di plastica in sostanze chimiche utili, presentando una nuova strategia nel kit di strumenti per combattere i rifiuti di plastica a livello globale.
La tecnologia, inventata da Tomonori Saito dell’ORNL e dall’ex ricercatore post-dottorato Md Arifuzzaman, utilizza un organocatalizzatore eccezionalmente efficiente che consente la decostruzione selettiva di varie plastiche, inclusa una miscela di diverse plastiche di consumo. Arifuzzaman, ora con Re-Du, è un attuale borsista di Innovation Crossroads.
La produzione di sostanze chimiche dai rifiuti di plastica richiede meno energia e rilascia meno gas serra rispetto alla produzione convenzionale basata sul petrolio. Un percorso di questo tipo rappresenta un passo fondamentale verso una società a zero emissioni nette, hanno affermato gli scienziati.
“Questo concetto offre un riciclaggio chimico della plastica altamente efficiente e a basso contenuto di carbonio e presenta una strategia promettente verso la creazione di una circolarità a circuito chiuso della plastica”, ha affermato Saito, autore corrispondente di lo studio pubblicato in Orizzonti dei materiali.
Da un’altra testata giornalistica. news de www.technology.org