Una nuova ricerca dell’Università di Southampton indagherà cosa consente ad alcuni reef coralli prosperare nelle acque oceaniche eccezionalmente calde, mentre altri muoiono.
Scienziati dell’Università Laboratorio della barriera corallina vogliono identificare i meccanismi che permettono ai coralli di alcune regioni del pianeta di sopravvivere a temperature molto più calde di quelle dei loro habitat tipici.
Si spera che la ricerca possa eventualmente aiutare la popolazione globale dei coralli a diventare più resiliente agli effetti del riscaldamento climatico.
Professore Associato Dott.ssa Cecilia D’Angeloil ricercatore capo del progetto, ha ricevuto un finanziamento di £ 900.000 da parte del Fondo Leverhulme per condurre lo studio.
Le barriere coralline sono costituite da molte specie di coralli, ognuna delle quali ha una relazione reciprocamente vantaggiosa o “simbiotica” con le alghe che vivono nei loro tessuti. Queste alghe forniscono nutrimento vitale all’ospite, ma sono sensibili ai cambiamenti ambientali, come il riscaldamento dei mari.
Tuttavia, precedente ricerca di Southampton ha dimostrato che in alcune regioni della barriera corallina i coralli possono sopravvivere a temperature molto più elevate del normale. I coralli vivono tipicamente in acqua di mare a circa 28 gradi Celsius e molti lottano quando le temperature superano i 30 gradi Celsius. Al contrario, i coralli nel Golfo Persico/Arabico sono soggetti a temperature elevate a metà degli anni ’30 quasi ogni estate. Questi livelli di temperatura sarebbero fatali per la maggior parte dei coralli in altre parti del mondo.
Il team dietro lo studio vuole sapere perché questi coralli riescono a sopportare il calore e indagare cosa sta accadendo a livello molecolare che consente questa eccezionale resistenza allo stress.
La dott.ssa Cecilia D’Angelo, dell’Università di Southampton, commenta: «Utilizzeremo le nostre conoscenze acquisite durante il progetto per sviluppare un kit di strumenti per individuare i coralli con una maggiore tolleranza allo stress termico tra le diverse popolazioni di coralli nelle barriere coralline che solitamente soffrono del riscaldamento delle acque.
“La selezione di coralli con una maggiore capacità di resistere allo stress termico è necessaria per sviluppare soluzioni basate sulla natura per la conservazione della barriera corallina volte a promuovere l’adattamento delle barriere coralline agli effetti del cambiamento climatico”.
La ricerca sarà condotta nell’acquario corallino sperimentale del Coral Reef Laboratory e nelle strutture di analisi molecolare dell’Università di Southampton. Gli esperimenti di laboratorio saranno integrati da analisi dei coralli nel loro ambiente naturale per dimostrare l’ampia applicabilità dei risultati.
Il finanziamento per questo progetto proviene dal programma “Research Leadership Awards” del Leverhulme Trust, un programma altamente competitivo che viene aperto ogni tre anni. Consente agli studiosi di talento che hanno avviato una carriera universitaria di costruire un team per affrontare un problema di ricerca distinto che potrebbe cambiare in modo significativo il panorama consolidato in un particolare campo.
Fonte: Università di Southampton
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