L’evento, organizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) e la Commissione per i diritti umani della città di New York, è stato un invito all’azione rivolto ai giovani.
“Un cambiamento positivo è possibile quando ci uniamo nell’azione. Essendo qui, rispondi all’appello all’azione”, ha detto Ilze Brands Kehris, vicesegretario generale per i diritti umani, a più di 500 studenti presenti all’evento.
Ha osservato che nel mondo polarizzato di oggi, il cambiamento non potrà avvenire senza la creatività e l’energia dei giovani.
Passione e innovazione
“La passione, l’energia e l’innovazione nel tuo pensiero sono i catalizzatori”, ha osservato. “Non siete solo i leader di domani, siete i leader di oggi.”
Durante l’evento, gli studenti hanno presentato le ricerche che avevano compilato per evidenziare le sfide create dalla mancanza di finanziamenti per i programmi di salute mentale, dalla mancanza di diversità nell’istruzione, dal razzismo sistematico e dalle sfide specifiche affrontate dai giovani senzatetto.
Oltre alle presentazioni, gli studenti dell’organizzazione no-profit People’s Theatre Project, hanno eseguito “Take it Seriously”, una serie di scene che mostrano come i fattori di stress per la salute mentale influiscono sugli studenti delle scuole superiori. Questi includono lo stress da parte dei coetanei, lo stress dovuto ai membri della famiglia e lo stress derivante dai media e dalla cultura pop.
Manca il supporto per la salute mentale
Durante le discussioni, uno degli studenti ha notato la mancanza di fondi sufficienti per i servizi di sostegno mentale a scuola. Un altro ha sottolineato l’impatto del razzismo sistematico contro i giovani studenti. Le discussioni hanno anche toccato l’aumento delle rette per le scuole pubbliche e il modo in cui agli studenti può essere negato l’accesso ai rifugi per senzatetto per dormire lì la notte.
“I bambini non dovrebbero essere costretti a cambiare per il sistema. Per loro il sistema dovrebbe cambiare“, ha detto uno studente.
Prima delle discussioni, gli studenti hanno ascoltato l’attivista Chelsea Miller, originaria di Brooklyn, che ha guidato gli studenti in un botta e risposta sollecitando una maggiore azione da parte dei leader mondiali.
Invito all’azione
“Punizione collettiva”, ha detto la signora Miller, mentre circa 500 studenti gridavano “Vergogna”.
“Violenza sanzionata dallo Stato… Vergogna”.
“Silenzio…. Vergogna.”
“Quindi, ai nostri leader mondiali, diciamo vergogna”, ha concluso la signora Miller tra gli applausi del pubblico.
L’evento è stato organizzato in anticipo Giornata dei diritti umanicommemorato il 10 dicembre.
Il presidente e commissario della Commissione per i diritti umani di New York, Annabel Palma, residente da sempre nel Bronx, ha affermato che la commemorazione di una pietra miliare di domenica e l’evento di oggi sono stati un’opportunità per riunire le voci di tutti al tavolo.
“Siamo tutti una città e siamo tutti nella stessa situazione – se diamo il meglio che possiamo gli uni agli altri e alla nostra città”.
Da un’altra testata giornalistica. news de news.un.org