Perché discutiamo e consideriamo gli incentivi economici associati alla tariffazione della CO2?
Rendere più visibile la tariffazione del carbonio è vitale
La concentrazione di CO2 nell’atmosfera terrestre ha continuato ad aumentare fino a livelli sempre più elevati dall’inizio della Rivoluzione Industriale a metà del XIX secolo. A quei tempi nessuno avrebbe nemmeno immaginato che i motori a vapore potessero essere collegati al riscaldamento globale.
In economia, i fenomeni che, se lasciati incontrollati, causano il fallimento dei meccanismi di mercato sono chiamati esternalità. CO2 emissioni sono considerati un’esternalità negativa perché danneggiano l’ambiente terrestre. Se ignoriamo tali fenomeni, la quantità di CO2 emesse durante l’attività economica sarebbero superiori a quelle ritenute socialmente accettabili.
Uno degli strumenti utilizzati per includere tali esternalità nei meccanismi di mercato è il prezzo del carbonio (CP). Due dei tipi più noti di CP sono le tasse sul carbonio (CT) e i sistemi di scambio delle emissioni (ETS).
Il Giappone ha introdotto entrambi questi aspetti: la CT sotto forma di tassa per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’ETS come iniziative già implementate a Tokyo e nella prefettura di Saitama. Sarà tuttavia necessario introdurre misure aggiuntive, poiché è stato sottolineato che la neutralità del carbonio (CN) entro il 2050 non può essere raggiunta semplicemente estendendo i regimi attuali.
Nel suo senso stretto, la CP si riferisce alle tasse imposte in proporzione alla quantità di carbonio emesso. Seguendo questa definizione, la CP del Giappone è leggermente inferiore a 300 yen/tCO2che genera solo un CT basso.
Tuttavia, anche se non strettamente legato alla quantità di carbonio emesso, il Giappone ha contribuito alla produzione di CO2 riduzione attraverso una serie di misure che non sono necessariamente destinate direttamente a tale scopo, come la legge sulla conservazione dell’energia, la legge sui metodi sofisticati delle strutture di approvvigionamento energetico e la tassazione della benzina.
Ecco perché ogni tonnellata aggiuntiva di CO2 La riduzione dei costi è da raggiungere in Giappone più che altrove: calcoli recenti indicano 452 dollari USA per tonnellata, circa 10 volte la media globale.
In un senso più ampio, CP può anche essere descritto come “implicito”. La maggior parte delle normative pertinenti in Giappone sono di natura quantitativa o stabiliscono requisiti per le strutture e non sono necessariamente espresse in termini di prezzo.
Pertanto, è difficile standardizzare e trasmettere la situazione attuale in termini di CP. Rendendo più esplicito questo punto di controllo implicito, il Giappone deve aumentarne la trasparenza e spiegarlo al resto del mondo. E, convertendo le discussioni internazionali sulla CO2 basata sulla produzione2 a quelle basate sul consumo, dovremmo garantire che le discussioni serie sulle contromisure sostenibili per il riscaldamento globale siano guidate dai consumatori.
Fonte: Università di Tokio
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