In un emozionante incontro al Centro della Comunità Ebraica Europea (EJCC) a Bruxelles, Gustavo GuillerméPresidente del “Congresso Mondiale per il Dialogo Interculturale e Interreligioso, Una Via per la Pace”, insieme al celebre architetto della diversità, Fabio Grementieriincontrato con Rabbi Avi Tawil e il rappresentante di Scientology presso l’UE e le Nazioni Unite, Ivan Arjona Pelado.
Questo incontro non ha segnato solo la presentazione del “Parco dell’Incontro” a Santiago del Estero ma è stato anche testimone di un momento pieno di simbolismo e impegno.
Accendere le candele: un atto di solidarietà e di preghiera.
Le parole di Guillermé risuonavano di sincerità mentre esprimeva il suo onore di essere accanto al rabbino Avi Tawil e a Ivan Arjona Pelado. Nel sottolineare l’importante lavoro svolto dal rabbino Tawil nel rafforzamento del dialogo interculturale e interreligioso, Guillermé ha condiviso un momento speciale e commovente. Nel mezzo della solennità, nella sinagoga dell’EJCC sono state accese delle candele per onorare le vittime dell’attentato del 7 ottobre, “l’attacco più vile perpetrato dal gruppo terroristico Hamas” ha detto Guillermé.
Questo atto simbolico trascende le barriere religiose e culturali, diventando un appello alla solidarietà e alla preghiera per tutti coloro che soffrono l’ingiustizia nel mondo. La luce delle candele ha illuminato non solo lo spazio fisico della sinagoga ma anche l’impegno condiviso per costruire un mondo più giusto e compassionevole.
Segnali di tolleranza e conoscenza
Guidato dal rabbino Avi Tawil, l’EJCC è un faro di tolleranza e conoscenza nel cuore del quartiere europeo di Bruxelles. Questo centro guidato dalla comunità e orientato alle persone ha svolto un ruolo cruciale nel promuovere la comprensione della cultura ebraica in Europa. Dalle conferenze ai corsi educativi fino ai programmi per bambini, l’EJCC è stato un catalizzatore per costruire ponti tra le comunità e promuovere la tolleranza.
Allo stesso modo, il Congresso Mondiale sul Dialogo Interculturale e Interreligioso, presieduto da Gustavo Guillermé, celebra nel 2023 il suo 10° anniversario e, nelle sue diverse edizioni, ha sempre riunito personalità religiose, diplomatiche e pubbliche per discutere e affrontare questioni e possibili soluzioni, come nonché buone pratiche nei settori dell’istruzione, della sanità, della tecnologia e dei diritti umani. L’ultimo dei progetti lanciati dal Congresso è stato la piantumazione di alberi insieme all’organizzazione KKL, il primo dei quali è stato realizzato da membri della Chiesa di Scientology in onore dell’ispirazione generata da Ron Hubbard (fondatore di questa religione), al quale Guillermé ha dedicato uno speciale riconoscimento.
Il Parco dell’Incontro: Seminare semi di pace a Santiago del Estero
Il progetto “Parque del Encuentro” a Santiago del Estero, presentato con entusiasmo da Guillermé e Grementieri, si pone come un simbolo tangibile di speranza. Progettato come uno spazio interreligioso con il motto “educazione alla pace”, il parco mira non solo a educare i bambini alle diverse religioni e culture, ma anche a essere un’attrazione turistica per le comunità locali, regionali e nazionali.
Questo progetto, nato dalla collaborazione tra diversi visionari e leader religiosi, e soprattutto con il sostegno di Gerardo Zamora (Governatore di Santiago del Estero, Argentina) rappresenta un passo deciso verso la costruzione di un mondo più tollerante e comprensivo. La presentazione a Bruxelles segna l’inizio di “Un percorso verso la pace”, un impegno che ha avuto una risonanza più profonda quando sono state accese le candele in solidarietà con le vittime della violenza.
Un percorso verso la pace: un appello all’azione
All’incrocio tra il ricordo doloroso di un attentato e la speranza incarnata nel “Parque del Encuentro”, emerge un appello all’azione. Il dialogo interculturale e interreligioso diventa la base su cui costruire un futuro più compassionevole. La luce delle candele, simbolo di solidarietà, illumina la strada verso un mondo in cui la diversità non è motivo di divisione, ma forza per costruire ponti duraturi di pace.
In “A Pathway to Peace”, ogni passo conta, quindi possano l’esempio dell’EJCC e la visione dell’”Encounter Park” ispirare le comunità di tutto il mondo ad accendere le proprie candele di solidarietà e impegno. Nell’unione degli sforzi e nella celebrazione della diversità, troviamo la vera essenza della costruzione di un mondo in cui la pace e la comprensione regnano sovrane.
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