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mercoledì, Novembre 27, 2024
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Scienze & AmbienteI divieti economici funzionano? I chip Nvidia finiscono ancora in Cina

I divieti economici funzionano? I chip Nvidia finiscono ancora in Cina

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.


Le organizzazioni militari cinesi, gli istituti di ricerca sull’intelligenza artificiale affiliati allo stato e le università si sono procurati quantità relativamente piccole di semiconduttori Nvidia, nonostante la Divieto statunitense sulla loro esportazione in Cina.

Piattaforma H100.

Piattaforma H100. Credito immagine: NVIDIA

Secondo a Analisi Reuters, questi acquisti sono stati effettuati lo scorso anno e sono stati agevolati da fornitori cinesi relativamente sconosciuti. Tali fatti sottolineano le sfide affrontate da Washington nel prevenire l’accesso della Cina ai chip statunitensi avanzati, in particolare quelli con applicazioni nell’intelligenza artificiale e nel calcolo ad alte prestazioni per uso militare.

Nonostante le restrizioni all’esportazione, i documenti di gara disponibili al pubblico rivelano numerosi casi di entità cinesi che hanno acquisito semiconduttori Nvidia, tra cui A100, H100A800 e H800, dopo l’implementazione dei divieti.

Le unità di elaborazione grafica (GPU) di Nvidia sono ampiamente riconosciute per le loro prestazioni superiori nelle attività di intelligenza artificiale, gestendo in modo efficiente set di dati di grandi dimensioni necessari per l’apprendimento automatico. La domanda persistente e l’accesso ai chip Nvidia vietati sono guidati dalle limitate alternative a disposizione delle aziende cinesi, nonostante la concorrenza emergente di aziende come Huawei.

Nvidia in precedenza dominava il mercato cinese dei chip AI con una quota del 90% prima dell’imposizione delle restrizioni all’esportazione.

Tra gli acquirenti figurano prestigiose università ed enti, come l’Harbin Institute of Technology e l’Università di Scienza e Tecnologia Elettronica della Cina, entrambi soggetti alle restrizioni sulle esportazioni statunitensi. Secondo quanto riferito, i venditori locali acquistano scorte in eccesso da grandi aziende statunitensi o importano attraverso aziende in regioni come India, Taiwan e Singapore.

L’analisi Reuters copre oltre 100 gare d’appalto in cui enti statali hanno acquisito chip A100 e i divieti successivi a ottobre rivelano acquisti di A800 in dozzine di gare. I documenti indicano che l’Università di Tsinghua si è procurata due chip H100 e un laboratorio del Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione ne ha ottenuto uno. Un’entità militare a Wuxi ha richiesto tre chip A100 in ottobre e un chip H100 nel mese in corso.

Sebbene le gare d’appalto militari siano generalmente oscurate, la maggior parte indica l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Anche se le quantità sono piccole, possono eseguire complesse attività di apprendimento automatico e migliorare i modelli di intelligenza artificiale esistenti.

Scritto da Alius Noreika



Da un’altra testata giornalistica. news de www.technology.org

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