La relazione sullo stato dei diritti fondamentali nell’Ue è stata approvata con 391 voti favorevoli, 130 contrari e 20 astensioni.
I deputati chiedono giustizia per l’uccisione dei giornalisti e accolgono con favore l’accordo sulla legge sulla libertà dei media. Ribadiscono la loro preoccupazione per l’uso di spyware, sottolineando la necessità di regolamentare rigorosamente il settore e invitando i paesi dell’UE, in particolare Grecia, Ungheria, Polonia, Spagna e Cipro, a seguire Le raccomandazioni del Parlamento su questo fronte.
Regressione sui diritti delle donne e LGBTIQ+
Il testo ricorda che la violenza di genere è altamente diffusa in tutti i paesi dell’UE e condanna fermamente il rapido declino dei diritti delle donne e delle persone LGBTIQ+ in diversi Stati membri, compreso il rifiuto dell’accesso all’aborto sicuro e legale in Polonia.
Nel caso dell’Ungheria, il Parlamento invita il Consiglio europeo a determinare se l’Ungheria abbia commesso violazioni gravi e persistenti dei valori dell’UE ai sensi Articolo 7, paragrafo 2, TUE, e deplora fortemente il fatto che le autorità abbiano sistematicamente scelto come capro espiatorio la comunità LGBTQI+. Il Parlamento chiede ancora una volta che si conducano negoziati su a Direttiva per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica si concluda rapidamente e affinché la violenza di genere diventi realtà inserito nell’elenco dei reati comunitari.
Crescente livello di corruzione
Il Parlamento esprime profonda preoccupazione per il crescente livello di corruzione in diversi paesi dell’UE e ribadisce la sua condanna per presunti incidenti che coinvolgono funzionari e politici di alto livello, compresi attuali ed ex deputati al Parlamento europeo. IL Quadro anticorruzione dell’UE e il Direttiva sulla protezione degli informatori deve essere pienamente attuato negli Stati membri, e an organismo etico indipendente è necessario a livello europeo, sottolineano i deputati. Il Parlamento si esprime inoltre contro i tentativi del governo di influenzare l’indipendenza della magistratura e chiede controlli ed equilibri efficaci.
Altre aree di preoccupazione includono:
- minacce alla libertà di associazione, parola e riunione, compresa la violenza della polizia e gli arresti di massa;
- disinformazione e necessità di garantire la libertà artistica;
- episodi di natura religiosa e razzista e che non tutti gli Stati membri hanno pienamente recepito la normativa decisione quadro sul razzismo e la xenofobia;
- violenza della polizia contro i rom;
- diffuse violazioni dei diritti fondamentali contro migranti e rifugiati e la codificazione dei respingimenti nella legislazione nazionale;
- diritto all’uguaglianza dei bambini riconoscimento della genitorialità in tutta l’UE;
- il rischio di pregiudizi insiti nelle nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale;
- diritti sociali, economici e ambientali (ad esempio povertà ed esclusione sociale, povertà digitale); E
- migliorare le garanzie istituzionali (compresa l’istituzione del Agenzia per i diritti fondamentali come autorità indipendente per i diritti umani).
Citazione
Relatore Caterina Orzo (S&D, Germania) ha commentato: “Le violazioni dei diritti fondamentali sono diffuse negli Stati membri dell’UE. I tempi di crisi sono come una cartina di tornasole in questo senso, poiché il rispetto dei diritti fondamentali non può dipendere da condizioni economiche e sociali favorevoli. Non sono facoltativi; sono l’essenza delle nostre società e un valore fondamentale e fondante dell’UE”.
Originalmente pubblicato su The European Times.