Alcune persone di un’antica comunità nell’attuale Nord Italia furono sepolte con animali e parti di animali di specie come cani, cavalli e maiali. Le ragioni rimangono misteriose, ma potrebbero indicare una relazione di compagnia duratura tra questi esseri umani e animali, o pratiche sacrificali religiose, secondo uno studio pubblicato il 14 febbraio 2023 sulla rivista ad accesso aperto PLOS UNO di Zita Laffranchi dell’Università di Berna, Stefania Zingale dell’Istituto per lo studio delle mummie, Eurac Research Bozen, Umberto Tecchiati dell’Università di Milano e colleghi.
Delle 161 persone sepolte nel Seminario Vescovile, un sito archeologico a Verona dal III al I secolo a.C., 16 furono sepolte con resti di animali. Alcune tombe contenevano resti di animali spesso mangiati dalle persone, tra cui molti maiali, un pollo e parte di una mucca, che potrebbero rappresentare offerte di cibo ai morti. Ma quattro delle persone sepolte nel sito furono sepolte accanto ai resti di cani e/o cavalli, che comunemente non vengono mangiati.
Per cercare modelli che potessero spiegare queste sepolture di animali, i ricercatori hanno analizzato i dati demografici, la dieta, la genetica e le condizioni di sepoltura degli esseri umani e degli animali sepolti, ma ciò non ha portato ad alcuna correlazione degna di nota. In particolare, le persone sepolte con animali non sembrano essere strettamente imparentate tra loro, il che farebbe pensare che si trattasse di una pratica di una certa famiglia. Anche le persone sepolte con cani o cavalli variavano: includono un bambino sepolto con lo scheletro completo di un cane, un giovane sepolto con parti di un cavallo, un uomo di mezza età sepolto con un cagnolino e una donna di mezza età sepolta con un cavallo intero, molte altre parti di cavallo e un teschio di cane.
La mancanza di schemi tra queste tombe significa che rimangono possibili interpretazioni multiple di queste co-sepolture uomo-animale, dicono gli autori. Ad esempio, animali come cani e cavalli avevano spesso un simbolismo religioso nelle culture antiche, ma allo stesso tempo anche individui specifici potevano essere sepolti con i loro compagni animali. Inoltre, notano gli autori, queste pratiche di sepoltura di uomini e animali potrebbero essere state determinate dall’interazione tra diversi tratti individuali e costumi sociali.
Gli autori aggiungono: “Questo studio, che rientra nel progetto di ricerca CELTUDALPS (cofinanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica e dalla Provincia dell’Alto Adige, e coordinato da Marco Milella dell’Università di Berna e Albert Zink dell’Istituto per la Mummy Studies, Eurac Research), esplora le sepolture di cavalli e cani insieme a esseri umani, e potrebbe suggerire rituali e credenze sconosciute durante la fine dei secoli a.C. in Italia.”
Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com