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L’Organizzazione Sikh europea condanna l’uso della forza contro la protesta degli agricoltori indiani

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

Bruxelles, 19 febbraio 2024 – L’Organizzazione Sikh europea ha emesso una forte condanna in seguito alle segnalazioni di uso eccessivo della forza da parte delle forze di sicurezza indiane contro gli agricoltori che protestavano in India dal 13 febbraio 2024. Gli agricoltori, che hanno chiesto l’attuazione dei prezzi minimi di sostegno (MSP) per i loro raccolti , che ricorda la diffusa agitazione degli agricoltori indiani nel 2020-2021, avrebbero dovuto affrontare repressioni severe e violente.

In una svolta angosciante degli eventi, è stato riferito che l’uso di pistole a pallini da parte delle forze indiane ha provocato gravi ferite tra i manifestanti, con almeno tre agricoltori accecati. Questo metodo di controllo della folla, già visto nelle regioni contese del Kashmir, segna un preoccupante uso della forza letale contro i civili che esprimono il loro dissenso.

L’Organizzazione Sikh Europea, che rappresenta la comunità Sikh in Europa, ha agito rapidamente portando questo problema alla ribalta del Parlamento Europeo. L’organizzazione prevede di collaborare con i membri del Parlamento europeo (MEP) per evidenziare la gravità della situazione e difendere i diritti degli agricoltori indiani nel quadro più ampio dell’impegno dell’Unione europea a favore dei diritti umani.

Esprimendo solidarietà agli agricoltori, l’Organizzazione Sikh europea ha sottolineato il netto contrasto tra la gestione delle proteste degli agricoltori in Europa e in India. In Europa, il diritto degli agricoltori a protestare e a difendere i propri interessi viene spesso accolto con il dialogo e la negoziazione, piuttosto che con la violenza e la repressione. Questa disparità evidenzia una significativa preoccupazione per il trattamento degli agricoltori indiani e la necessità di attenzione internazionale per garantire la tutela dei loro diritti fondamentali.

Il sostegno della comunità agricola belga nei confronti delle controparti indiane è una testimonianza della natura globale del problema, sottolineando il diritto universale alla protesta pacifica e l’importanza della responsabilità del governo nell’affrontare le lamentele dei cittadini.

Con l’evolversi della situazione, gli sforzi dell’Organizzazione Sikh Europea per portare il controllo internazionale sull’uso della forza contro gli agricoltori indiani rappresentano un passo cruciale nella difesa della giustizia e dei diritti umani. L’appello all’azione dell’organizzazione all’interno dell’Unione Europea rappresenta un appello più ampio alla solidarietà globale con coloro che lottano per i propri mezzi di sussistenza e per i propri diritti, contro l’uso sproporzionato della forza e la repressione.

Da un’altra testata giornalistica news de europeantimes.news

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