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venerdì, Novembre 1, 2024
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Tutte le parti coinvolte nella crisi di Gaza potrebbero aver commesso crimini di guerra: il capo dei diritti delle Nazioni Unite

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.



Nell’ultimo rapporto del suo Ufficio sulla situazione nei Territori Palestinesi Occupati che dovrebbe essere consegnato al Consiglio per i diritti umani Mercoledì successivo, Türk ribadisce la sua condanna dei massacri compiuti da Hamas in Israele il 7 ottobre, che hanno causato la morte di circa 1.200 persone, e chiede l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi israeliani.

Messa a fuoco difficile

L’Alto Commissario per i Diritti Umani sottolinea inoltre come la “massiccia risposta militare” di Israele abbia causato “distruzione e sofferenze senza precedenti” che hanno portato alla terribile crisi umanitaria che gli abitanti di Gaza si trovano ad affrontare. carestia imminente.

“Chiavi violazioni del diritto internazionale umanitario, compresi possibili crimini di guerra, sono state commesse da tutte le parti”, afferma il rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario, prima di chiedere ulteriori indagini per stabilire le responsabilità e superare “l’impunità radicata”.

Chiamata per un trattamento umano

Tra le azioni attese dalle parti in conflitto, il rapporto del responsabile dei diritti delle Nazioni Unite esorta i gruppi armati palestinesi a Gaza a “garantire un trattamento umano e il rilascio immediato di tutti gli ostaggi”, a smettere di lanciare “proiettili indiscriminati” contro Israele e a ritirare i combattenti. da edifici utilizzati dai civili.

Il rapporto dell’Alto Commissario chiede inoltre a Israele di “porre fine immediatamente a tutte le pratiche di punizione collettiva” degli abitanti di Gaza, compreso l’“assedio completo” e di garantire “un accesso immediato a beni umanitari e commerciali in tutta Gaza, commisurato agli immensi bisogni umanitari”.

Rivolgendosi all’esercito israeliano, Türk sollecita il ritorno di tutti i palestinesi sradicati dalle loro case a causa della guerra, insieme al rispetto del diritto umanitario internazionale ponendo fine all’uso di armi esplosive “con effetti ad ampia area” nelle aree edificate. La protezione deve essere fornita anche agli ospedali e ad altre infrastrutture civili che sono essenziali per la sopravvivenza delle persone, afferma il rapporto.



Da un’altra testata giornalistica. news de news.un.org

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