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Le prime imbarcazioni neolitiche nel Mediterraneo

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.


Secondo uno studio pubblicato il 20 marzo 2024 sulla rivista ad accesso aperto, più di 7.000 anni fa gli esseri umani navigavano nel Mar Mediterraneo utilizzando imbarcazioni tecnologicamente sofisticate PLOS UNO di Juan F. Gibaja del Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo, Barcellona e colleghi.

Molte delle civiltà più importanti d’Europa hanno avuto origine sulle rive del Mar Mediterraneo. Durante il Neolitico, le comunità viaggiavano e commerciavano chiaramente attraverso l’acqua, come testimoniano le imbarcazioni nella documentazione archeologica e la presenza di insediamenti sulle coste e sulle isole. In questo studio, Gibaja e colleghi forniscono nuove intuizioni sulla storia della tecnologia marinara attraverso l’analisi delle canoe nel villaggio neolitico lacustre di La Marmotta, vicino a Roma, in Italia.

Gli scavi in ​​questo sito hanno recuperato cinque canoe costruite da alberi scavati (piroghe) risalenti al 5700-5100 a.C. L’analisi di queste barche rivela che sono costruite con quattro diversi tipi di legno, insoliti tra siti simili, e che includono tecniche di costruzione avanzate come i rinforzi trasversali. Ad una canoa sono inoltre associati tre oggetti lignei a forma di T, ciascuno con una serie di fori che probabilmente servivano per fissare funi legate a vele o altri elementi nautici. Queste caratteristiche, insieme a precedenti esperimenti di ricostruzione, indicano che si trattava di navi idonee alla navigazione, conclusione supportata dalla presenza nel sito di strumenti in pietra collegati alle isole vicine.

Gli autori descrivono queste canoe come esempi eccezionali di imbarcazioni preistoriche la cui costruzione richiedeva una conoscenza dettagliata della progettazione strutturale e delle proprietà del legno oltre a manodopera specializzata ben organizzata. Le somiglianze tra queste canoe e le più recenti tecnologie nautiche supportano l’idea che molti importanti progressi nella navigazione siano stati compiuti durante il primo Neolitico. Gli autori suggeriscono che potrebbero esserci più barche conservate vicino a La Marmotta, una potenziale strada per la ricerca futura.

Gli autori aggiungono: “La datazione diretta delle canoe neolitiche di La Marmotta rivela che sono le più antiche del Mediterraneo, offrendo preziose informazioni sulla navigazione neolitica. Questo studio rivela la sorprendente sofisticazione tecnologica delle prime comunità agricole e pastorali, evidenziando le loro abilità nella lavorazione del legno e la costruzione di navi complesse.”



Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com

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