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Presentazione dell’Inaoside A: un antiossidante derivato dai funghi

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I prodotti naturali hanno strutture chimiche e attività biologiche uniche e possono svolgere un ruolo fondamentale nel progresso della scienza farmaceutica. In uno studio pionieristico, i ricercatori dell’Università di Shinshu hanno scoperto l’Inaoside A, un antiossidante derivato da Laetiporus cremeiporus funghi. Questa svolta fa luce sul potenziale dei funghi come fonte di composti bioattivi terapeutici.

La ricerca di nuovi composti bioattivi provenienti da fonti naturali ha acquisito un notevole slancio negli ultimi anni a causa della necessità di nuovi agenti terapeutici per combattere varie sfide sanitarie. Tra una vasta gamma di prodotti naturali, i funghi sono emersi come un ricco serbatoio di molecole bioattive con potenziali applicazioni farmaceutiche e nutraceutiche. Il genere Laetiporus ha attirato l’attenzione per i suoi estratti che esibiscono bioattività antimicrobiche, antiossidanti e antitrombiniche. Le specie Laetiporus cremeiporus, diffuso in tutta l’Asia orientale, è stato segnalato anche per mostrare proprietà antiossidanti. Tuttavia, non sono state condotte l’identificazione e la caratterizzazione di composti antiossidanti specifici di questa specie.

In uno studio innovativo, i ricercatori guidati dal professore assistente Atsushi Kawamura del Dipartimento di innovazione biomolecolare, Istituto di scienze biomediche, Cluster interdisciplinare per la ricerca all’avanguardia, Università di Shinshu, insieme a Hidefumi Makabe del Dipartimento di agricoltura, Scuola di specializzazione in scienza e tecnologia , Università di Shinshu, e Akiyoshi Yamada del Dipartimento dell’ecosistema montano, Istituto per le scienze della montagna, Cluster interdisciplinare per la ricerca all’avanguardia, Università di Shinshu, hanno recentemente scoperto il composto antiossidante derivato da L. cremeiporus.

I ricercatori hanno raccolto corpi fruttiferi freschi di L. cremeiporus dal campus Ina dell’Università di Shinshu. Gli estratti ottenuti furono concentrati e ripartiti tra acqua e acetato di etile. Successivamente, gli estratti sono stati sottoposti a tecniche cromatografiche avanzate, che hanno portato al successo dell’isolamento dell’Inaoside A, un nuovo composto fenolico antiossidante, insieme ad altri tre composti bioattivi ben caratterizzati, ovvero 5′-S-metil-5′- tioadenosina (MTA), nicotinamide e adenosina. Hanno riportato i loro risultati in un articolo reso disponibile online il 20 gennaio 2024 e successivamente pubblicato sulla rivista Heliyon.

Il nostro studio segna la scoperta pionieristica dell’inaoside A da un estratto del fungo commestibile Laetiporus cremeiporus. Finora esisteva solo un rapporto precedente sulla funzione biologica di un estratto di l. cremeiporus. Siamo i primi a scoprirlo l’isolamento di un composto antiossidante da L. cremeiporus“, afferma il professor Kawamura, sottolineando la ricerca rivoluzionaria.

Successivamente, i ricercatori volevano determinare la struttura del composto antiossidante appena scoperto. A tale scopo hanno utilizzato la NMR mono e bidimensionale e altre analisi spettroscopiche. La struttura dell’Inaoside A ha rivelato una configurazione planare. Con una formula molecolare di C17H24O7, si è scoperto che il composto presentava una caratteristica porzione di ribosio, identificata come α-ribofuranoside attraverso l’analisi stereochimica. Successive indagini sulla stereochimica assoluta hanno confermato la configurazione del D-ribosio, rafforzando così la struttura planare di questo composto.

Gli estratti di funghi sono stati poi isolati in frazioni per determinare le attività antiossidanti dei quattro composti bioattivi isolati. Queste frazioni sono state poi esaminate mediante test di eliminazione dei radicali DPPH e di superossido dismutasi. I risultati sono stati degni di nota in quanto l’attività di eliminazione dei radicali DPPH esibita dall’Inaoside A è stata significativa, mostrando un’inibizione dell’80% a 100 μg/mL, indicativa delle sue significative proprietà antiossidanti. Il valore IC50 dell’Inaoside A è stato determinato pari a 79,9 μM, evidenziando ulteriormente la sua efficacia come agente antiossidante.

Quali sono gli obiettivi dei ricercatori dopo la scoperta dell’Inaoside? Il professor Kawamura rivela: “Ora ci stiamo concentrando sullo studio delle composizioni chimiche e delle proprietà biologiche dei composti naturali ottenuti dai funghi. Il nostro obiettivo è scoprire il potenziale dei funghi commestibili come alimenti funzionali attraverso questa scoperta.”

L’identificazione dell’Inaoside A come antiossidante da Laetiporus cremeiporus segna un passo avanti significativo nella ricerca sui prodotti naturali, evidenziando il potenziale dei funghi come fonte di composti bioattivi terapeutici. Questi risultati potrebbero portare allo sviluppo di nuove terapie a base di antiossidanti per varie condizioni di salute. Ulteriori studi dovrebbero concentrarsi sulla ricerca sintetica e su indagini dettagliate sull’attività biologica dell’inaoside A, con l’obiettivo di sfruttare il suo potenziale come composto farmaceutico di punta.



Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com

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