In un esposizione recente del giornalista Steve Eisenberg per RELIGACTU, la Mission Interministérielle de Lutte contre les Dérives Sectaires (MIVILUDES) in Francia si trova coinvolta in un profondo scandalo finanziario che ha scosso la nazione.
Lo scandalo si è svolto in due fasi, la prima rivelazione è arrivata dalla Cour des Comptes, che ha pubblicato un rapporto schiacciante sulla gestione del finanziamento dei progetti MIVILUDES e sulla distribuzione delle sovvenzioni alle associazioni antisettarie. Secondo il presidente della Cour des Comptes, Pierre Moscovici, “l’analisi delle procedure di gestione dei fondi rivela gravi carenze. Queste carenze sono diventate ancora più evidenti durante i bandi di progetti nazionali lanciati nel 2021, il primo dei quali era destinato alla “lotta alle derive settarie”.
Il presidente Moscovici ha evidenziato numerose irregolarità nella gestione dei fondi pubblici, tra cui domande di sovvenzione incomplete approvate, mancanza di documenti giustificativi obbligatori, mancanza di controllo e monitoraggio dei fondi, mancata richiesta di rimborso per progetti non eseguiti, pagamenti in eccesso ad alcune associazioni e altro ancora. Di conseguenza, la Cour des Comptes ha deferito la questione al pubblico ministero per ulteriori indagini, con la Camera dei contenziosi ora incaricata del controllo giudiziario. Moscovici ha sottolineato la gravità della situazione, affermando che la Camera indagherà, eventualmente perseguirà e condannerà i responsabili, definendola una “questione seria”.
Il giorno successivo, Le Monde ha fatto luce sugli eventi che hanno portato al coinvolgimento della Camera del Contenzioso. In un articolo intitolato “Un anno dopo lo scandalo del Marianne Fund, Scrutiny on MIVILUDI‘ Management”, il giornalista Samuel Laurent ha confermato che sono state presentate una serie di denunce contro la MIVILUDES e diverse associazioni antisettarie per presunta appropriazione indebita di fondi pubblici, abuso di fiducia, conflitto di interessi e falsificazione di documenti. Queste denunce sono state presentate da un’associazione nota come CAPLC (Coordinamento delle associazioni e degli individui per la libertà di coscienza).
Particolarmente preoccupanti sono state le sovvenzioni sostanziali (oltre la metà del finanziamento del progetto 2021 di un milione di euro) concesse a due associazioni i cui presidenti facevano parte anche del comitato direttivo di MIVILUDES: UNADFI (Unione Nazionale delle Associazioni per la Difesa della Famiglia e dell’Individuo) guidata dalla presidente Joséphine Cesbron (il cui marito è anche avvocato dell’UNADFI, sollevando sospetti di conflitto di interessi), e il CCMM (Centro contro le manipolazioni mentali) guidato dal presidente Francis Auzeville.
Inoltre, i progetti finanziati che non si sono mai concretizzati avrebbero dovuto comportare il rimborso delle sovvenzioni. La MIVILUDES, invece, ha rinnovato le sovvenzioni l’anno successivo, pur essendo a conoscenza delle irregolarità. L’articolo di Le Monde cita fonti interne che confermano i ripetuti avvertimenti sui rischi legali posti da tali irregolarità alla direzione del CIPDR e alla Segreteria di Stato.
In risposta alle accuse, il presidente di MIVILUDES Donatien Le Vaillant ha difeso l’operato dell’organizzazione affermando che una riforma del processo di assegnazione delle sovvenzioni era stata avviata dal novembre 2023. Tuttavia, questa risposta arriva dopo segnalazioni risalenti al 2021, che sollevavano dubbi sulla sua efficacia in sedare la controversia ed evitare condanne penali.
Lo scandalo in corso ha gettato un’ombra su MIVILUDES e ha sollevato seri interrogativi sulla gestione dei fondi pubblici e sui conflitti di interessi all’interno dell’organizzazione. Mentre le indagini continuano e i procedimenti legali si profilano, il futuro di MIVILUDES rimane incerto in mezzo alle turbolenze.
Il reportage di Le Monde ha portato alla luce uno scandalo che ha scosso le fondamenta di MIVILUDES e ha scatenato un dibattito nazionale sulla responsabilità e la trasparenza nelle istituzioni pubbliche.
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