L’accordo è stato raggiunto tra il Parlamento, il Consiglio, la Commissione, la Corte di giustizia, la Banca centrale europea, la Corte dei conti europea, il Comitato economico e sociale europeo e il Comitato europeo delle regioni. Si prevede la creazione congiunta di un nuovo Organismo per le norme etiche. Questo organismo svilupperà, aggiornerà e interpreterà gli standard minimi comuni per la condotta etica e pubblicherà rapporti su come questi standard sono stati riflessi nelle regole interne di ciascun firmatario. Le istituzioni partecipanti all’Organismo saranno rappresentate da un membro senior e la carica di presidente dell’Organismo ruoterà ogni anno tra le istituzioni. Cinque esperti indipendenti ne supporteranno il lavoro e saranno disponibili per la consultazione da parte delle istituzioni e degli organismi partecipanti in merito alle dichiarazioni scritte standardizzate, comprese le dichiarazioni di interessi.
Una spinta di successo per le funzioni di watchdog
Il Parlamento era rappresentato nei negoziati dal vicepresidente Caterina Orzo (S&D, DE), presidente della commissione per gli affari costituzionali Salvatore De Meo (PPE, IT) e relatore Daniele Freund (Verdi/ALE, DE). Hanno migliorato significativamente la proposta della Commissione descritto come “insoddisfacente” dai deputati nel luglio 2023, aggiungendo ai compiti degli esperti indipendenti la competenza di esaminare casi individuali e formulare raccomandazioni. L’accordo è stato approvato dal Conferenza dei presidenti.
Solo il primo passo
La relazione di accompagnamento di Daniel Freund (approvata con 301 voti favorevoli, 216 contrari e 23 astensioni) sottolinea che il processo decisionale finale spetta ai firmatari e che qualsiasi consultazione degli esperti indipendenti su un singolo caso inizia con una richiesta da parte di un firmatario . I deputati sottolineano inoltre che le dichiarazioni degli interessi finanziari dei commissari designati dovrebbero, di norma, essere soggette all’esame di esperti indipendenti.
Il Parlamento ribadisce il proprio impegno a sviluppare in futuro un organismo etico indipendente affinché sia in grado di svolgere indagini di propria iniziativa e di emanare raccomandazioni in materia di sanzioni. Un organismo come questo dovrebbe essere composto da esperti indipendenti come membri a pieno titolo e includere i membri delle istituzioni e degli organi dell’UE prima, durante e dopo il loro mandato o servizio, nonché il personale. I deputati sono delusi dal fatto che il Consiglio europeo abbia rifiutato di aderire all’accordo, si rammaricano della riluttanza del Consiglio a consentire all’organismo di coprire almeno i rappresentanti a livello ministeriale dello Stato membro che detiene la presidenza del Consiglio e forniscono argomentazioni contro il ragionamento in questione.
Il testo comprende le posizioni del Parlamento sulle disposizioni finanziarie, i criteri per la nomina degli esperti basata sul consenso, i percorsi giuridici esistenti per la raccolta di informazioni da parte dell’Organismo e le modalità di lavoro degli esperti indipendenti. Prevede inoltre la necessità che l’Organismo dia l’esempio pubblicando le proprie informazioni relative all’attività lavorativa in un formato open data leggibile da dispositivo automatico e accessibile ai cittadini, tutelando adeguatamente la privacy degli interessati e la presunzione di innocenza .
Infine, i deputati sottolineano la necessità di definire come sarà determinato il mandato del vicepresidente (e del membro supplente) che rappresenta il Parlamento e di istituire meccanismi di responsabilità (che dovrebbero includere la commissione per gli affari costituzionali) per garantire che i deputati abbiano un dire nello sviluppo di norme che saranno vincolanti per loro.
Citazione
Relatore Daniele Freund (Verdi/ALE, DE) hanno commentato: “Senza gli sforzi instancabili del Parlamento europeo per una maggiore trasparenza, non saremmo arrivati a questo punto. Il fatto che il nuovo organismo possa occuparsi specificatamente anche di singoli casi costituisce un enorme successo negoziale. Oggi stiamo creando maggiore trasparenza, gettando le basi per una maggiore fiducia dei cittadini nella democrazia europea”.
Prossimi passi
L’accordo deve essere firmato da tutte le parti prima di poter entrare in vigore. L’accordo sarà rivisto tre anni dopo la sua entrata in vigore per migliorare e potenziare l’Organismo.
Sfondo
Il Parlamento europeo chiede da tempo che le istituzioni dell’UE dispongano di un organismo etico da settembre 2021, dotato di una reale autorità investigativa e di una struttura adatta allo scopo. I deputati hanno ribadito l’appello Dicembre 2022all’indomani delle accuse di corruzione che hanno coinvolto ex e attuali deputati e personale del Parlamento europeo, insieme a una serie di miglioramenti interni alla migliorare l’integrità, la trasparenza e la responsabilità.
Originalmente pubblicato su The European Times.
[…] Il Parlamento firma il nuovo organismo dell’UE per gli standard etici […]