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Violazioni dei diritti umani in Azerbaigian, Gambia e Hong Kong | Notizia

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

Azerbaigian, in particolare la repressione della società civile e i casi del dottor Gubad Ibadoghlu e Ilhamiz Guliyev

I deputati sollecitano l’Azerbaigian a rilasciare immediatamente e incondizionatamente Ilhamiz Guliyev, un difensore dei diritti umani arrestato nel dicembre 2023, e tutti gli altri prigionieri politici, compresi i cittadini dell’UE e di altri cittadini. Chiedono alle autorità di revocare il divieto di viaggio e di far cadere tutte le accuse contro Gubad Ibadoghlu, economista politico e figura dell’opposizione, e di garantire che riceva cure mediche indipendenti dopo essere stato rilasciato dal carcere e messo agli arresti domiciliari il 22 aprile.

Le continue violazioni dei diritti umani in Azerbaigian sono incompatibili con il paese che ospita la COP 29, affermano i deputati. Vogliono che la Commissione prenda in considerazione la sospensione del partenariato strategico con l’Azerbaigian nel campo dell’energia. I deputati insistono nel condizionare qualsiasi futuro accordo di partenariato al rilascio di tutti i prigionieri politici e al miglioramento della situazione dei diritti umani nel paese, e ribadiscono la loro richiesta di sanzioni UE contro i funzionari azeri che hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani.

La risoluzione è stata adottata con 474 voti favorevoli, 4 contrari e 51 astensioni. Per ulteriori dettagli sarà disponibile la versione completa Qui (25.04.2024).

Preoccupazione per la potenziale abrogazione del divieto di mutilazione genitale femminile in Gambia

I deputati avvertono che il Gambia rischia di essere il primo paese al mondo a revocare la protezione legale contro le mutilazioni genitali femminili (MGF) e sollecitano il parlamento gambiano a respingere la proposta di abrogare l’attuale legge sulle MGF e a sostenere la criminalizzazione di tale pratica. Esortano inoltre il governo gambiano a rafforzare i propri sforzi per prevenire ed eliminare le MGF attraverso misure di applicazione, istruzione e collaborazione con partner internazionali.

Il Parlamento si dice pronto a sostenere il governo e la società civile nell’impegno della comunità per combattere le MGF, assistere le sopravvissute e difendere i diritti delle donne. Gli eurodeputati sostengono che le MGF dovrebbero essere sollevate urgentemente e sistematicamente presso le autorità gambiane dalla Commissione e dal Servizio europeo per l’azione esterna.

La risoluzione è stata adottata con 535 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astensione. Per ulteriori dettagli sarà disponibile la versione completa Qui (25.04.2024).

La nuova legge sulla sicurezza a Hong Kong e i casi di Andy Li e Joseph John

La risoluzione condanna fermamente l’adozione della Safeguarding National Security Ordonnance (SNSO) a Hong Kong, che amplia la legge sulla sicurezza nazionale (NSL) imposta dalla Cina, ed esorta Cina e Hong Kong ad abrogare entrambe le leggi.

I deputati sono sconvolti dalla chiusura delle forze politiche pro-democrazia, della società civile, dei mezzi di informazione e dall’arresto di oltre 200 persone dall’adozione della NSL. Esortano il governo di Hong Kong a rilasciare immediatamente e incondizionatamente Andy Li, Joseph John, Jimmy Lai e tutti gli altri attivisti democratici e a ritirare tutte le accuse contro di loro.

Chiedono che il Consiglio riveda le sue conclusioni del 2020 su Hong Kong e adotti sanzioni nell’ambito del regime globale di sanzioni dell’UE sui diritti umani contro il capo dell’esecutivo John Lee e tutti i funzionari responsabili della repressione delle libertà a Hong Kong. Sono anche preoccupati per l’extraterritorialità e la retroattività dell’Ordonnance sulla salvaguardia della sicurezza nazionale, che prende di mira la diaspora di Hong Kong, e sollecitano gli Stati membri a sospendere i trattati di estradizione con Cina e Hong Kong.

La risoluzione è adottata per alzata di mano. Per ulteriori dettagli sarà disponibile la versione completa Qui (25.04.2024).

Originalmente pubblicato su The European Times.

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