La decisione annunciata venerdì lo farà beneficiano 335.000 residenti di lunga data e membri di gruppi etnici minoritari ufficialmente riconosciuti, insieme a circa 142.000 dei loro figli nato in Tailandia.
“Sviluppo storico”
“Si tratta di uno sviluppo storico”, ha affermato la signora Hai Kyung Jun, dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) Direttore dell’ufficio per l’Asia e il Pacifico. Si prevede che la misura ridurrà drasticamente l’apolidia, affrontando la situazione della maggioranza delle quasi 600.000 persone attualmente registrate come apolidi nel Paese.
L’impegno della Thailandia per sradicare l’apolidia ha posizionato il governo come leader nell’affrontare questa sfida umanitaria, ha affermato l’agenzia.
Il Paese si è recentemente impegnato al Global Refugee Forum 2023 per risolvere la questione dell’apolidia ed è stato tra i membri fondatori della Global Alliance to End Stateless, un’iniziativa lanciata da UNHCRl’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, a Ginevra il mese scorso.
Anche la nazione è stata attivamente coinvolta nella Ottieni tutti nella foto campagna, dalla commissione regionale delle Nazioni Unite FUGAche promuove la Decennio dell’anagrafe e dell’anagrafe in tutta l’Asia e il Pacifico, che si concluderà quest’anno.
L’UNHCR ha espresso il proprio impegno a continuare a lavorare a stretto contatto con il governo reale tailandese per l’attuazione di questa decisione rivoluzionaria e per porre fine all’apolidia in generale.
Da un’altra testata giornalistica. news de news.un.org