Un team di scienziati internazionali ha svelato una ricerca innovativa sulle origini dell’acqua lunare, offrendo spunti che potrebbero rimodellare la nostra comprensione del sistema Terra-Luna e del sistema solare più ampio. Lo studio pionieristico esplora le firme isotopiche dell’acqua lunare, rivelando un mix di fonti indigene e cometarie.
Il team ha analizzato l’acqua in nove campioni della missione lunare Apollo, utilizzando una tecnica ad alta precisione con il triplo isotopo dell’ossigeno. Questo metodo, sviluppato dal Dr. Morgan Nunn Martinez dell’Università della California, San Diego, separa l’acqua nelle sue varie fasi leganti – legate in modo debole, strettamente legate e intrappolate all’interno dei minerali – tramite riscaldamento graduale a 50°C, 150° C e 1.000°C. Le loro scoperte forniscono prove cruciali del fatto che l’acqua lunare ha una duplice eredità: una parte originata da materiale primordiale simile alla Terra e un’altra fornita attraverso gli impatti delle comete.
“Questo è un grande passo avanti nello svelare la provenienza dell’acqua lunare”, ha spiegato il dottor Maxwell Thiemens del gruppo di ricerca AMGC della VUB. “I nostri dati suggeriscono che la Luna ha ereditato l’acqua che risale alla formazione della Terra, seguita da successivi contributi delle comete, che hanno fornito i serbatoi d’acqua che vediamo oggi”.
Tre risultati chiave sono al centro del rapporto: Una prima firma della Terra: la composizione isotopica dell’ossigeno corrisponde strettamente alle condriti enstatite, un tipo di meteorite ritenuto essere gli elementi costitutivi della Terra. Ci sono anche chiari segni del contributo delle comete: una porzione significativa dell’acqua lunare mostra somiglianze isotopiche con le comete. Una ridotta importanza del vento solare: lo studio sfida la teoria prevalente secondo cui la maggior parte dell’acqua lunare è stata prodotta in situ attraverso le interazioni solari con i silicati lunari, presentando invece una complessa miscelazione di fonti.
Questa scoperta è opportuna poiché le nazioni e le imprese private intensificano i loro sforzi per stabilire basi lunari permanenti. Comprendere le origini e la distribuzione dell’acqua potrebbe avere implicazioni significative per sostenere la presenza umana sulla Luna.
“I dati non solo migliorano la nostra comprensione del passato della Luna, ma aprono anche la strada alla futura esplorazione dello spazio e all’utilizzo delle risorse. Questi risultati dovrebbero ridefinire il modo in cui pensiamo all’acqua come risorsa per l’abitazione lunare a lungo termine”. Conclude Thiemens.
Questa ricerca ha il potenziale per modellare la scienza lunare e planetaria per i decenni a venire, offrendo una connessione più profonda tra l’ambiente ricco di acqua della Terra e la superficie arida della Luna. Con le missioni Artemis all’orizzonte, questo studio pionieristico fornisce una base cruciale per l’esplorazione futura e la pianificazione delle risorse.
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