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Il cessate il fuoco è l’inizio, non la soluzione

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

Parlando ai giornalisti presso la sede delle Nazioni Unite a New York, Lazzarini ha sottolineato che l’accordo è solo il primo passo per affrontare le enormi sfide umanitarie della regione.

È entrato a far parte delle Nazioni Unite Il segretario generale António Guterres nell’esortare tutte le parti ad attuare pienamente il cessate il fuoco e a garantire un accesso umanitario illimitato per soddisfare le esigenze urgenti.

UNRWA è pronto a sostenere la risposta internazionale aumentando la fornitura di aiuti”, ha detto.

Minaccia delle leggi della Knesset

Lazzarini ha sottolineato una minaccia incombente: l’imminente attuazione della legislazione della Knesset che porrebbe fine alle operazioni dell’UNRWA nei territori palestinesi occupati.

Ha messo in guardia dalle conseguenze disastrose, in particolare a Gaza, dove l’agenzia è la spina dorsale della risposta umanitaria.

La disintegrazione dell’agenzia intensificherà il crollo dell’ordine sociale”, ha detto.

“Smantellare l’UNRWA adesso, al di fuori di un processo politico, sarà possibile indebolire l’accordo di cessate il fuoco e sabotare la ripresa e la transizione politica di Gaza”, ha spiegato.

Lazzarini ha sottolineato che il mandato unico e la capacità dell’UNRWA di fornire servizi essenziali – come l’istruzione e l’assistenza sanitaria di base – non possono essere replicati senza uno Stato funzionante.

Campagna di disinformazione

Il Commissario generale ha inoltre sottolineato l’aggressiva campagna di disinformazione contro l’agenzia.

“Cartelloni pubblicitari e annunci che accusano l’UNRWA di terrorismo sono apparsi recentemente in diverse città, inclusa New York”, ha detto, rivelando che erano stati pagati dal Ministero degli Affari Esteri di Israele.

Ha spiegato che tale propaganda mette in pericolo il personale dell’UNRWA, alimenta le molestie e mina la fiducia nella capacità di agire della comunità internazionale.

Introduzione di un quadro politico

Guardando al futuro, Lazzarini ha sottolineato l’importanza di trasferire i servizi dell’UNRWA all’interno di un quadro politico definito, come previsto dall’Alleanza Globale per l’Implementazione della Soluzione a Due Stati.

“Abbiamo davanti a noi una scelta chiara: possiamo permettere all’UNRWA di implodere a causa della legislazione della Knesset e della sospensione dei finanziamenti da parte dei principali donatori, oppure possiamo consentire all’agenzia di concludere progressivamente il suo mandato in un quadro politico”, ha detto.

Questa transizione, ha osservato, deve comportare la cooperazione con le istituzioni palestinesi autorizzate per evitare il caos e preservare i servizi vitali.

Collaborazione con l’Autorità Palestinese

L’UNRWA sta già collaborando con l’Autorità Palestinese che gestisce servizi nella Cisgiordania occupata, per rispondere alle urgenti esigenze sanitarie ed educative nei Territori palestinesi occupati.

L’ing. Lazzarini ha sottolineato che l’agenzia resta la il più grande fornitore di assistenza sanitaria di base a Gazaeffettuando circa 17.000 visite mediche al giorno. È anche il secondo fornitore di servizi sanitari in Cisgiordania, dopo le autorità.

Riguardo all’istruzione, ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’agenzia nel salvaguardare il futuro dei bambini palestinesi, molti dei quali vivono ora tra le macerie di Gaza.

“Se non riusciamo a riprendere l’istruzione a Gaza e a preservarla in Cisgiordania, sacrificheremo un’intera generazione di bambini palestinesi“, ha avvertito.

Una ex scuola dell’UNRWA a Gaza giace in rovina dopo essere stata bombardata. (file)

Appello urgente

Lazzarini ha attirato l’attenzione sulla precaria posizione finanziaria dell’agenzia, esortando i paesi donatori ad aumentare i contributi, a erogare i fondi stanziati senza indugio e a rivedere i finanziamenti attualmente in sospeso.

Senza un sostegno finanziario immediato, ha avvertito, la capacità dell’UNRWA di continuare il suo lavoro di salvataggio sarà messa a grave rischio.

Il Commissario generale ha inoltre dichiarato alla stampa di aver sollecitato la Consiglio di Sicurezza intraprendere azioni decisive per evitare la fine delle operazioni dell’UNRWA.

Originalmente pubblicato su The European Times.

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