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Abbiamo sottovalutato gli effetti climatici di nuove particelle nelle aree urbane

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.


Le particelle svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del clima, influenzando i processi come la formazione di nuvole e l’equilibrio delle radiazioni. Tradizionalmente, la ricerca in ambienti urbani si è concentrata in gran parte su particelle primarie – quelle direttamente emesse da fonti come lo scarico del veicolo e le attività industriali – mentre le nuove particelle, che si formano attraverso reazioni atmosferiche, sono state spesso trascurate nelle discussioni sui loro impatti climatici.

Un recente studio pubblicato in Una terra ha scoperto prove convincenti che suggeriscono che gli effetti climatici di nuove particelle nelle aree urbane sono stati significativamente sottovalutati.

“Per valutare accuratamente gli effetti climatici delle particelle, abbiamo bisogno di osservazioni verticali a lungo termine complete”, afferma il mondo accademico Markku Kulmala dell’Institute for Atmospher and Earth System Research INAR presso l’Università di Helsinki. Questa richiesta di strategie di osservazione migliorate sottolinea la complessità dei processi atmosferici e l’importanza di catturare i dati da diverse altezze per comprendere meglio il comportamento dell’aerosol urbano.

Formazione di particelle migliorata in alto nelle aree urbane

Utilizzando tecniche di misurazione avanzate basate su una torre meteorologica di 325 metri a Pechino, il team di ricerca ha analizzato la formazione di particelle a varie altezze sopra il paesaggio urbano. Questo studio ha rivelato che la formazione di particelle è più pronunciata ad altitudini più elevate, in cui fattori come maggiori concentrazioni di acido solforico e aumento dell’umidità relativa promuovono la crescita delle particelle. Ciò è particolarmente pertinente negli ambienti urbani, in cui i livelli di inquinamento e le dinamiche atmosferiche possono variare drasticamente, portando a diversi meccanismi di crescita per nuove particelle rispetto alle aree rurali.

“La formazione di particelle migliorate in alto suggerisce che mentre le misurazioni a livello del suolo forniscono preziose intuizioni, potrebbero non catturare il quadro completo della dinamica delle particelle, in particolare in aree urbane densamente popolate”, afferma Wei Du, un ricercatore chiave nello studio. Questa intuizione evidenzia l’importanza di esaminare l’atmosfera sopra lo skyline per comprendere i processi atmosferici negli ambienti urbani in modo più completo.

Gli effetti climatici di nuove particelle

Quando i precursori gassosi legati alle emissioni antropogeniche vengono trasportati a strati elevati dell’atmosfera, migliorano la crescita delle particelle, consentendo loro di diventare efficaci nuclei di condensazione delle nuvole (CCN), essenziali per la formazione delle nuvole e la regolazione del clima locale. Lo studio afferma che l’influenza di nuove particelle sul CCN è stata sottovalutata di circa il 20%. Pertanto, comprendere la componente verticale dei processi atmosferici urbani è fondamentale per afferrare completamente l’impatto del particolato sul clima.

Le implicazioni di questa ricerca vanno oltre il discorso accademico e hanno una significativa rilevanza per la politica e la pianificazione urbana.

“Mentre le città continuano ad affrontare l’inquinamento atmosferico e le sfide climatiche, comprendere i profili verticali dei processi atmosferici può aiutare a sviluppare strategie più efficaci per mitigare i loro impatti sia sul clima che sulla salute pubblica”, afferma Wei.

Lo studio rappresenta uno sforzo collaborativo da parte dei ricercatori dell’Università di Helsinki, dell’Accademia cinese delle scienze e vari partner aggiuntivi.

“La torre meteorologica di Beijing 325 è una piattaforma di ricerca unica per la scienza atmosferica e climatica in Megalità. Siamo lieti di collaborare con partner internazionali per affrontare i cambiamenti climatici insieme”, afferma Yele Sun, professore presso l’Accademia cinese delle scienze.



Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com

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