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Chiusura del ciclo di riciclo: nutrienti derivati ​​dai rifiuti in fertilizzante liquido

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.


Le piante in crescita possono essere un processo gioioso, ma frustrante poiché le piante richiedono un delicato equilibrio di nutrienti, sole e acqua per essere produttive.

Il fosforo e l’azoto, che sono essenziali per la crescita delle piante, sono spesso integrati da fertilizzanti chimici per garantire il corretto equilibrio e la produzione di prodotti. Tuttavia, la quantità di questi nutrienti sul pianeta sta aumentando a causa dell’uso eccessivo, che a sua volta sta causando vari problemi ambientali. Per questo motivo, c’è un crescente movimento per promuovere l’agricoltura sostenibile attraverso il riciclaggio di fosforo e azoto. In Giappone, un obiettivo è stato fissato per ridurre l’uso di fertilizzanti chimici del 30% entro il 2050.

Con questo in mente, un gruppo di ricerca guidato da Ryosuke Endo, docente e studente laureato Satoru Sakuma presso la Graduate School of Agriculture della Osaka Metropolitan University ha condotto un esperimento sulla produzione di fertilizzanti liquidi riciclati da rifiuti organici come sostituzione di fertilizzanti chimici. Usando rifiuti alimentari, letame e fanghi fognari, i ricercatori hanno riempito i reattori di nitrificazione con rifiuti organici e acqua di rubinetto, quindi hanno estratto il digestate di biogas nitrito (F-NBD) da utilizzare come coltura di semi. Sono state confrontate le produzione di fosforo e azoto di ciascun tipo di rifiuti organici. Questo metodo sperimentale ha prodotto soluzioni nutritive in grado di sostituire il fosforo chimico insostenibile e l’azoto.

Inoltre, i ricercatori hanno stabilito un metodo migliorato che aumenta la solubilità del fosforo, poiché il fosforo spesso non riesce a dissolversi durante i tradizionali metodi di produzione di fertilizzanti. Abbassando il pH del fertilizzante liquido derivato dai rifiuti, il fosforo si dissolverà e produrrà un alto contenuto di fosforo, prima che il pH venga ripristinato al suo livello originale.

“Questa ricerca suggerisce che è possibile sostituire fino al 100% dell’azoto e fino al 77% del fosforo nei fertilizzanti chimici liquidi con la soluzione prodotta in questo studio”, ha dichiarato lo studente laureato Sakuma.

“Ridurre l’uso di fertilizzanti chimici è diventato una tendenza globale”, ha aggiunto il dott. Endo, “ma i sistemi agricoli idroponici dipendono fortemente da essi. Applicando i risultati di questa ricerca e riutilizzando il fosforo contenuto nei rifiuti organici come fertilizzanti liquidi, noi Spero che ciò porti allo sviluppo dell’agricoltura orientata al riciclaggio “.



Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com

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