Gli scienziati australiani hanno trovato un nuovo modo efficace per ripulire Methylmercury, uno degli inquinanti più pericolosi del mondo, che spesso si accumula nel nostro cibo e ambiente a causa di attività industriali come l’estrazione dell’oro illegale e la combustione del carbone. The Discovery, pubblicato in Comunicazioni naturali Il 12 febbraio 2025 potrebbe portare a nuovi modi di ingegneria per proteggere sia la fauna selvatica che la salute umana.
Il team di ricerca delle bioscienze applicate della Macquarie University, CSIRO, Macquarie Medical School e ARC Center of Excellence in Biologia sintetica, hanno modificato con successo moscerini di frutta e pesci zebra per trasformare il metilmercurio in un gas molto meno dannoso che si disperde in aria.
“Mi sembra ancora una magia che possiamo usare la biologia sintetica per convertire la forma più dannosa per l’ambiente di mercurio ed evaporarla da un animale”, afferma la biologa sintetica Dr Kate Tepper della Macquarie University, autore principale sul documento.
Il metilmercurio provoca danni ambientali a causa della sua elevata biodisponibilità e scarsa escrezione: può facilmente attraversare il tratto digestivo, la barriera emato-encefalica e la placenta e diventa sempre più concentrata mentre si sposta attraverso i livelli alimentari che possono causare danni ai neurali e salute riproduttiva.
Il team ha modificato il DNA di mosche da frutto e zebrafish inserendo varianti di geni dai batteri per creare due enzimi che insieme possono convertire metilmercurio in mercurio elementare che evapora dagli animali come gas.
“Quando abbiamo testato gli animali modificati, abbiamo scoperto che non solo avevano meno della metà del mercurio nei loro corpi, ma la maggior parte del mercurio era in una forma molto meno biodisponibile rispetto al metilmercurio”, afferma il dott. Tepper.
“La ricerca è ancora nelle prime fasi ed è necessario estesi test per assicurarsi che sia efficace e completamente sicuro”, afferma il professor Maselko.
I ricercatori includevano misure di sicurezza per garantire che gli organismi modificati non possano diffondersi in modo incontrollabile in natura e evidenziano anche la necessità di un controllo normativo per qualsiasi uso del mondo reale.
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