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Gli scimpanzé agiscono come “ingegneri”, scegliendo materiali per creare strumenti basati su proprietà strutturali e meccaniche

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.


A multidisciplinary team of researchers from the School of Anthropology and Museum Ethnography at the University of Oxford, the Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology, the Jane Goodall Institute in Tanzania, the University of Algarve and the University of Porto in Portugal, and the University of Leipzig, have discovered that chimpanzees living in Gombe Stream National Park in Tanzania employ a degree of engineering when making their Strumenti, scegliendo deliberatamente piante che forniscono materiali che producono strumenti più flessibili per la pesca della termite.

Questi risultati, pubblicati sulla rivista isciencehanno importanti implicazioni per la comprensione delle capacità tecniche associate alla creazione di strumenti deperibili: un argomento che rimane un aspetto altamente sconosciuto dell’evoluzione tecnologica umana.

Le termiti sono una buona fonte di energia, grassi, vitamine, minerali e proteine ​​per gli scimpanzé. Per mangiare gli insetti, gli scimpanzé devono usare sonde relativamente sottili per pescare le termiti dai tumuli in cui vivono. Dato che l’interno dei tumuli è costituito da tunnel tornanti, gli scienziati hanno ipotizzato che l’uso di strumenti flessibili sarebbe più efficace per gli scimpanzé alla pesca degli insetti che all’uso di bastoncini rigidi.

Per testare questo, il primo autore Alejandra Pascual-Garrido ha portato un tester meccanico portatile a Gombe e ha misurato quanta forza necessaria per piegare i materiali vegetali utilizzati dalle scimmie rispetto ai materiali vegetali disponibili ma mai utilizzati. I risultati hanno mostrato che le specie vegetali mai utilizzate dagli scimpanzé erano il 175 percento più rigide dei loro materiali preferiti.

Inoltre, anche tra le piante che coltivano tumuli quasi termici, quelli che hanno mostrato evidenti segni di uso regolare da parte delle scimmie hanno prodotto strumenti più flessibili rispetto alle piante vicine che non hanno mostrato segni di utilizzo.

“Questa è la prima prova completa che gli scimpanzé selvatici selezionano materiali per la pesca della termite in base a proprietà meccaniche specifiche”, afferma Alejandra Pascual-Garrido, che ha studiato le materie prime utilizzate negli strumenti di scimpanzé a Gombe per più di un decennio.

In particolare, alcune specie vegetali, come Grewia spp.costituiscono anche materiale per gli strumenti per le comunità degli scimpanzé di pesca a termite che vivono fino a 5.000 chilometri da Gombe, il che implica che i meccanici di questi materiali vegetali potrebbero essere una base per tali preferenze onnipresenti e che l’ingegneria rudimentale può essere profondamente radicata nella cultura degli strumenti di Chimpanzee.

Gli scimpanzé selvatici possono quindi possedere una sorta di “fisica popolare” – una comprensione intuitiva delle proprietà dei materiali che li aiuta a scegliere gli strumenti migliori per il lavoro.

La loro capacità di ingegneria naturale non consiste solo sull’uso di qualsiasi bastone o pianta disponibile; Gli scimpanzé selezionano specificamente materiali con proprietà meccaniche che possono rendere i loro strumenti di foraggiamento più efficaci.

La dott.ssa Alejandra Pascual-Garrido, affiliata alla ricerca presso la School of Anthropology and Museum Ethnography, Università di Oxford, ha dichiarato: “Questo nuovo approccio, che combina la biomeccanica con il comportamento animale, ci aiuta a comprendere meglio i processi cognitivi dietro la costruzione di strumenti di scimpanzee e come valutano e selezionano materiali basati su proprietà funzionali”.

I risultati sollevano importanti domande su come questa conoscenza viene appresa, mantenuta e trasmessa attraverso le generazioni, ad esempio da giovani scimpanzé che osservano e utilizzano gli strumenti delle loro madri e se principi meccanici simili determinano la selezione dei materiali degli scimpanzé per la realizzazione di altri strumenti di foraggiamento, come quelli usati per mangiare ant o raccogliere miele.

“Questa scoperta ha importanti implicazioni per comprendere come gli umani potrebbero aver evoluto il loro straordinario strumento usando le abilità”, spiega Adam Van Casteren, Dipartimento delle origini umane, Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology, uno specialista in biomeccanica e biologia evolutiva. “Mentre i materiali deperibili come il legno sopravvivono raramente nella documentazione archeologica, i principi meccanici alla base della costruzione e dell’uso di utensili efficaci rimangono costanti tra le specie e il tempo”.

Studiando come gli scimpanzé selezionano materiali in base a proprietà strutturali e/o meccaniche specifiche, possiamo comprendere meglio i vincoli e i requisiti fisici che si sarebbero applicati all’uso precoce degli strumenti umani. L’uso di un framework funzionale così comparativo fornisce nuove intuizioni sugli aspetti della tecnologia precoce che non sono conservati nella documentazione archeologica.



Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com

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