C’è una sensazione che tu provi – vicino a un aereo che decolla o una banca degli altoparlanti in un concerto – da un suono così totale da sentirlo nel tuo stesso essere. Quando ciò accade, non solo il cervello e le orecchie lo percepiscono, ma anche le cellule possono.
Tecnicamente parlando, il suono è un fenomeno semplice, costituito da onde meccaniche compressive trasmesse attraverso sostanze, che esistono universalmente nel mondo dei materiali non equilibrati. Il suono è anche una fonte vitale di informazioni ambientali per gli esseri viventi, mentre la sua capacità di indurre risposte fisiologiche a livello cellulare è solo cominciando a essere compresa.
A seguito dei lavori precedenti del 2018, un team di ricercatori dell’Università di Kyoto è stato ispirato dalla ricerca in meccanobiologia E suono condotto dal corpo – L’ambiente sonoro nei tessuti corporei- indicando che la pressione acustica trasmessa dal suono può essere sufficiente per indurre risposte cellulari.
“Per studiare l’effetto del suono sulle attività cellulari, abbiamo progettato un sistema per fare il bagno alle cellule in coltura in onde acustiche”, afferma l’autore corrispondente Masahiro Kumeta.
Il team ha attaccato per la prima volta un trasduttore di vibrazione sottosopra su uno scaffale. Quindi utilizzando un lettore audio digitale collegato a un amplificatore, hanno inviato segnali sonori attraverso il trasduttore a un diaframma attaccato a un piatto di coltura cellulare. Ciò ha permesso ai ricercatori di emettere una pressione acustica nell’intervallo del suono fisiologico alle cellule coltivate.
Dopo questo esperimento, i ricercatori hanno analizzato l’effetto del suono sulle cellule usando il sequenziamento dell’RNA, la microscopia e altri metodi. I loro risultati hanno rivelato risposte a livello cellulare alla gamma udibile di stimolazione acustica.
In particolare, il team ha notato l’effetto significativo del suono nella soppressione differenziazione degli adipocitiil processo attraverso il quale i preadipociti si trasformano in cellule adipose, svelando la possibilità di utilizzare l’acustica per controllare gli stati cellulari e tissutali.
“Poiché il suono è non materiale, la stimolazione acustica è uno strumento non invasivo, sicuro e immediato e probabilmente beneficerà la medicina e l’assistenza sanitaria”, afferma Kumeta.
Il team di ricerca ha anche identificato circa 190 geni sensibili al suono, ha osservato l’effetto del suono nel controllo dell’attività di adesione cellulare e ha osservato il meccanismo subcellulare attraverso il quale vengono trasmessi segnali sonori.
Oltre a fornire prove convincenti della percezione del suono a livello cellulare, questo studio sfida anche il tradizionale concetto di percezione del suono da parte degli esseri viventi, che è mediato da organi ricettivi come il cervello. Si scopre che anche le tue celle rispondono ai suoni.
Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com