La missione Hera dell’ESA sull’asteroide ha completato i test acustici, confermando che la navicella spaziale può sopportare il suono del suo decollo in orbita.
I test si sono svolti all’interno della grande struttura acustica europea dell’Agenzia presso il Centro prove ESTEC In Olanda. Si tratta del sistema audio più grande e potente d’Europa, dotato di un quartetto di trombe sonore in grado di generare più di 154 decibel di rumore estremo.
Diego Escorial Olmos, ingegnere di sistema di Hera, commenta: “Il lancio sarà il giorno più stressante della vita di Hera, quindi abbiamo lavorato duramente per simularlo durante la nostra fase di test meccanici, prima facendo vibrare la navicella sui tavoli vibranti dell’ESTEC Test Center, e ora integrandolo con un profilo di rumore fornito dal nostro fornitore di lancio, per renderlo il più fedele possibile alla realtà.”
La camera LEAF è larga 11 m, profonda 9 me alta 16,4 m. Una delle sue pareti è incastonata con una serie di enormi trombe sonore. L’azoto sparato attraverso le trombe può produrre una gamma di rumori fino a oltre 154 decibel, come stare vicino a più jet che decollano contemporaneamente.
Come caratteristica di sicurezza, LEAF può funzionare solo quando le sue porte sono chiuse. Le pareti in cemento armato con acciaio contengono in modo sicuro il rumore, e sono inoltre rivestite con resina epossidica per riflettere il rumore e produrre un campo sonoro uniforme all’interno della camera. La camera stessa è supportata da cuscinetti in gomma per isolarla dall’ambiente circostante, prevenendo danni al resto del Test Center o agli osservatori umani vicini.
Hera è stata accesa per le sessioni di test e posta in configurazione di lancio, con le ali solari ripiegate attorno al corpo e i serbatoi di carburante pieni di elio, azoto e acqua.
Prima del test è stato dotato di oltre 130 accelerometri per tracciare le forze esercitate su di esso, quindi circondati da microfoni per registrare i livelli di rumore circostante, per garantire che i test raggiungessero il volume pianificato.
L’ingegnere strutturale dell’ESA Simon Whent, che ha collaborato alla progettazione della struttura della navicella Hera e di molti dei suoi carichi utili, commenta: “Anche se questi test acustici sono stati modellati in modo esaustivo in anticipo, è stato comunque un momento snervante poiché le porte giganti della La camera FOGLIA si chiude e quindi si attivano gli avvisatori acustici. Ogni sessione di test dura solo un minuto, ma ci è sembrato comunque un tempo molto lungo mentre aspettavamo di scoprire se la struttura e i componenti di Hera resistessero alle onde sonore che la colpiscono.”
Cliff Ashcroft, ingegnere delle strutture e dei sistemi meccanici dell’ESA, che ha guidato la progettazione La “spina dorsale” del tubo centrale di Era, aggiunge: “In realtà, i livelli più alti e dannosi di pressione acustica si avvertono durante la fase iniziale del lancio, generati durante o in prossimità del decollo, quando le vibrazioni riflesse dalla piattaforma e dalla struttura locale bombardano il lanciatore in partenza. È una sorta di “pacca sulla spalla” acustica finale quando il lanciatore e la navicella spaziale partono dalla Terra”.
Era è il contributo dell’Europa a un esperimento internazionale di difesa planetaria. Dopo l’impatto della missione DART con l’asteroide Dimorphos lo scorso anno… modificando la sua orbita e inviando un pennacchio di detriti nello spazio per migliaia di chilometri – Hera tornerà a Dimorphos per eseguire un rilievo ravvicinato del cratere lasciato da DART.
La missione misurerà anche la massa e la composizione di Dimorphos, insieme a quella del più grande asteroide Didymos attorno al quale Dimorphos orbita.
Il lancio di Hera è previsto per l’ottobre 2024, per incontrarsi con il sistema di asteroidi Didymos e Dimorphos circa due anni dopo.
“Il positivo completamento della fase di test meccanici di Hera ci pone sulla buona strada per rispettare tale scadenza, grazie alla dedizione collettiva del team Hera dell’ESA, appaltatore principale OHB E Servizi di test europeigestendo il Test Center dell’ESA”, commenta Paolo Martino, a capo del team di ingegneri di missione.
“Il resto dell’anno vedrà la navicella spaziale sottoposta a vari test funzionali e alla preparazione per il prossimo importante traguardo di test: il funzionamento prolungato nel vuoto spaziale e temperature estreme all’interno di una camera a vuoto termico, previsto per l’inizio del prossimo anno, seguito dal test del collegamenti intersatellitari che manterranno Hera connessa alla coppia di CubeSat che dispiegherà nelle vicinanze di Dimorphos”.
Fonte: Agenzia spaziale europea
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