Sanatoria scontrini elettronici: ultimi giorni utili

Corsa contro il tempo per regolarizzare le violazioni fiscali entro il 15 dicembre 2023

Scadenza imminente della sanatoria fiscale che permette ai titolari di partita IVA di regolarizzare situazioni di mancata emissione o certificazione dei corrispettivi incassati, tramite il ravvedimento operoso. Questo meccanismo offre la possibilità di mettersi in regola con le violazioni fiscali, beneficiando di sanzioni ridotte.

Per completare il ravvedimento, è necessario risolvere le violazioni e pagare le relative sanzioni entro il 15 dicembre 2023. La sanatoria è applicabile agli scontrini elettronici e documenti commerciali non certificati o trasmessi telematicamente tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023. Questa comprende situazioni come l’emissione di scontrini per importi minori rispetto agli incassi effettivi, o la mancata emissione di ricevute e scontrini. Il ravvedimento operoso si estende anche alle violazioni identificate fino al 31 ottobre 2023, a patto che non siano state oggetto di contestazioni al momento del ravvedimento.

Le violazioni ammissibili includono la mancata memorizzazione o trasmissione telematica dei corrispettivi, dati incompleti o errati, mancata emissione di ricevute o scontrini, e l’emissione di documenti con importi inferiori al reale incasso. Tuttavia, sono escluse le violazioni per le quali sono già state applicate sanzioni fiscali alla data di perfezionamento del ravvedimento.

In termini di sanzioni, il ravvedimento operoso consente di pagare una sanzione ridotta fino a 1/5 del minimo applicabile, con scadenza fissata al 15 dicembre 2023. Questo processo aiuta a evitare la sospensione dell’attività commerciale, che può verificarsi in caso di quattro violazioni nell’arco di cinque anni.