Un nuovo antibiotico sintetico sviluppato dai ricercatori dell’Università di Liverpool ha dimostrato di essere più efficace dei farmaci tradizionali contro i “superbatteri” come l’MRSA, come dimostra un nuovo studio.
Lo studio dimostra la potente attività dell’antibiotico teixobactina contro i biofilm batterici. I biofilm sono gruppi di batteri attaccati a una superficie e/o tra loro, associati a gravi infezioni croniche negli esseri umani.
Quasi cinque milioni di persone perdono la vita a causa di infezioni associate alla resistenza agli antibiotici e altri milioni vivono con una scarsa qualità della vita a causa del fallimento delle cure. La resistenza antimicrobica (AMR) è in aumento e una revisione della resistenza antimicrobica commissionata dal governo britannico ha previsto che entro il 2050 altri 10 milioni di persone moriranno ogni anno a causa di infezioni resistenti ai farmaci. Lo sviluppo di nuovi antibiotici che possano essere utilizzati come ultima risorsa quando altri farmaci sono inefficaci è un’area di studio cruciale per i ricercatori sanitari di tutto il mondo.
Questo lavoro si basa sulla ricerca pionieristica del dottor Ishwar Singh dell’Università, un esperto nella scoperta e nello sviluppo di farmaci antimicrobici e nella chimica medicinale. Un team di ricercatori guidati dal dottor Singh ha sviluppato versioni sintetiche semplificate della molecola naturale teixobactina, che viene utilizzata dai batteri produttori per uccidere altri batteri nel suolo.
Hanno testato una libreria unica di versioni sintetiche dell’antibiotico “rivoluzionario”, ottimizzando le caratteristiche chiave del farmaco per migliorarne l’efficacia e la sicurezza, oltre a consentirne la produzione su larga scala a basso costo.
Per questo ultimo studio, i ricercatori hanno progettato e sintetizzato analoghi altamente potenti della teixobactina, ma hanno sostituito l’elemento fondamentale del collo di bottiglia, la L-allo-enduracididina, con elementi costitutivi semplificati a basso costo disponibili in commercio, come gli amminoacidi non proteogenici. Di conseguenza, gli analoghi sono ora efficaci contro un’ampia gamma di agenti patogeni batterici resistenti, compresi gli isolati batterici dei pazienti e i biofilm batterici.
Questo è un altro passo importante nell’adattamento della molecola naturale della teixobactina per renderla adatta all’uso umano.
Il dottor Ishwar Singh ha detto: “Le molecole di teixobactina hanno il potenziale per fornire nuove opzioni terapeutiche contro le infezioni batteriche e correlate al biofilm multiresistenti per migliorare e salvare vite umane a livello globale. Il nostro studio fornisce una base promettente per ulteriori ricerche e apre strade per esplorare l’applicazione di teixobactin in vari contesti di biofilm legati alla salute, comprese le infezioni del sito chirurgico, gli interventi chirurgici correlati agli impianti e i pazienti con fibrosi cistica”.
Questo lavoro è finanziato da Innovate UK, Dipartimento di sanità e assistenza sociale e Rosetrees Trust. Oltre al team dell’Università di Liverpool, coinvolge ricercatori del Singapore Eye Research Institute, della Nanyang Technological University (Singapore), dell’Università di Ghent (Belgio), dell’Università di Utrecht (Paesi Bassi) e dell’Università di Lincoln (Regno Unito).
Da un’altra testata giornalistica. news de www.sciencedaily.com