Al 1° gennaio 2023, 127 Testimoni di Geova erano in prigione in Russia per aver praticato la loro fede in case private, secondo l’ultimo aggiornamento del database dei prigionieri religiosi di Diritti Umani Senza Frontiere.
Alcune statistiche dalla messa al bando dei Testimoni di Geova nel 2017
- Più di 790 Testimoni di Geova di età compresa tra 19 e 85 anni sono stati accusati penalmente o sono stati indagati per la pratica della loro fede; tra questi, 205 avevano più di 60 anni (più del 25%)
- Oltre 2000 case sono state perquisite dall’FSB e dalla polizia locale
- 521 credenti sono stati inseriti nella lista nazionale di controllo degli estremisti/terroristi (Monitoraggio Rosfin), 72 dei quali figurano in questo elenco nel solo anno 2023.
Alcune statistiche nel 2023
- 183 case furono perquisite
- 43 uomini e donne sono stati arrestati, di cui 15 inviati in centri di custodia cautelare
- 147 uomini e donne sono stati accusati penalmente e condannati
- 47 sono stati condannati al carcere
- 33 sono stati condannati a 6 anni o più
Ultime condanne nel 2023: da 6 anni e mezzo a 7 anni e mezzo di carcere
Il 22 dicembre 2023, il giudice del tribunale distrettuale di Cheremushkinsky ha condannato rispettivamente Aleksandr Rumyantsev, Sean Pike e Eduard Sviridov a 7,5 anni, 7 anni e 6,5 anni per aver cantato canti e preghiere religiose.
Alla fine dell’estate del 2021, una serie di ricerche è avvenuto nelle case dei testimoni di Geova a Mosca, a seguito della quale tre di loro sono finiti in un centro di custodia cautelare. Il procedimento penale è stato indagato per 15 mesi. Poi è stato considerato in tribunale per 13 mesi. Di conseguenza, al momento della sentenza, avevano già trascorso 2 anni e 4 mesi in un centro di custodia cautelare.
Tutti hanno negato l’accusa di estremismo.
Un rapporto della Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza espresso preoccupazione che “la legislazione antiestremista [of the Russian Federation] viene usato contro alcune minoranze religiose, in particolare contro i testimoni di Geova”.
Corte europea dei diritti dell’uomo
Il 31 gennaio 2023 la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) si è pronunciata sette denunce da parte dei testimoni di Geova dalla Russia relativi ad incidenti accaduti dal 2010 al 2014, prima del divieto.
In tutti questi casi il tribunale si è schierato dalla parte dei Testimoni e li ha condannati a pagare un risarcimento di 345.773 euro e altri 5.000 euro come spese legali. Questa è stata la seconda decisione della CEDU negli ultimi due anni a favore dei Testimoni di Geova in Russia.
Nel giugno 2022 la CEDU ha dichiarato di sì è illegale per la Russia bandire i testimoni di Geova nel 2017. L’importo totale del risarcimento ai sensi di questa decisione supera i 63 milioni di euro. Finora le decisioni della CEDU non hanno avuto alcun impatto sulla pratica del sistema di contrasto russo. Le autorità russe non hanno risarcito i credenti assolti e continuano a condannarli a lunghe pene detentive
Da un’altra testata giornalistica news de europeantimes.news