Tesla ha rivisto al ribasso le stime sull’autonomia per la sua gamma di veicoli elettrici a causa delle nuove normative del governo statunitense.
Le nuove normative mirano a garantire un reporting più accurato delle prestazioni nel mondo reale. In passato, Tesla ha dovuto affrontare critiche per aver fornito stime di autonomia superiori a quelle che le sue auto potevano offrire.
Nel mese di ottobre, Tesla ha rivelato che gli investigatori federali avevano citato in giudizio la società per informazioni relative all’autonomia dei suoi veicoli. L’autonomia è stata un fattore cruciale nella commercializzazione dei veicoli elettrici Tesla e di altri modelli di veicoli elettrici, soprattutto negli Stati Uniti, dove i consumatori spesso esprimono preoccupazioni sulla disponibilità di infrastrutture di ricarica pubbliche per le auto alimentate a batteria.
Le recenti modifiche apportate da Tesla hanno portato a stime di autonomia di guida inferiori per vari modelli, come il Modello Y Long Range e la variante prestazionale del Modello Y.
Le normative aggiornate impongono alle case automobilistiche di condurre test per i veicoli elettrici (EV) nella loro modalità di guida “predefinita”, l’impostazione utilizzata dall’auto al momento dell’attivazione iniziale. Molti veicoli moderni, comprese le Tesla, presentano varie modalità di guida progettate per ottimizzare l’efficienza o la potenza.
Nei casi in cui un’auto non dispone di una modalità di guida predefinita o standard, l’EPA richiede alle case automobilistiche di testare il veicolo sia nella modalità migliore che in quella peggiore per verificarne l’efficienza, con i risultati mediati.
Tesla, nelle sue pagine di marketing, non specifica un anno di modello per l’autonomia stimata dei suoi modelli. Le modalità di guida di Tesla, come la modalità “Chill” per l’efficienza e la “Drag Strip Mode” per una maggiore accelerazione nei modelli ad alte prestazioni, sono descritte nei manuali dei proprietari Tesla del 2023 disponibili online. Il manuale del proprietario della Model Y suggerisce di utilizzare la “modalità Chill” per massimizzare l’autonomia.
Secondo il portavoce dell’EPA Nick Conger, le case automobilistiche comunemente adeguano le stime di efficienza per un nuovo anno modello quando le modifiche o gli aggiornamenti alle procedure di test producono nuovi dati. Non è chiaro se Tesla abbia applicato riduzioni della stima dell’autonomia a ogni variante di ciascun modello.
Le case automobilistiche conducono in modo indipendente test per stimare l’autonomia e l’efficienza del carburante per scopi promozionali, ma devono aderire rigorosamente alle linee guida EPA. L’EPA effettua inoltre nuovi test su un numero specifico di veicoli per verificare l’accuratezza dei dati dei produttori.
Gli aggiustamenti di Tesla alle stime dell’autonomia variavano, alcuni dei quali minori, come il passaggio da un’autonomia stimata di 333 miglia a 326 miglia per la variante Model X Plaid. Più sostanziali, invece, sono stati altri cambiamenti, come la riduzione del preventivo per la Model S Plaid, una berlina sportiva di lusso, da 396 miglia a 359 miglia.
Scritto da Alius Noreika
Da un’altra testata giornalistica. news de www.technology.org