Nell’affascinante mondo della biologia vegetale, uno studio innovativo recentemente apparso sulla copertina di Il diario delle piante ha fatto girare la testa. La ricerca approfondisce gli intricati meccanismi di difesa del pomodoro contro il famigerato batterio patogeno, Pseudomonas syringae pv. pomodoro (Pst). È la classica storia della corsa agli armamenti della natura: mentre gli agenti patogeni si evolvono per superare in astuzia le difese delle piante, le piante rispondono con risposte immunitarie più sofisticate.
Lo studio si basa su una ricerca condotta da scienziati nel laboratorio del Dr. Greg Martin presso il Boyce Thompson Institute (BTI). Al centro dello studio ci sono le proteine chiamate recettori ripetuti ricchi di leucina che legano i nucleotidi (NLR), l’equivalente vegetale dei guerrieri del sistema immunitario. Riconoscono e rispondono agli attacchi degli agenti patogeni, innescando una serie di meccanismi di difesa. Tra questi ci sono gli NLR helper, Nrc2 e Nrc3, che lavorano di concerto con il pomodoro NLR Prf e la sua chinasi partner, Pto, in una difesa ben orchestrata contro Pst.
L’aspetto innovativo di questa ricerca risiede nella sua esplorazione dei ruoli di Nrc2 e Nrc3. Utilizzando la tecnologia CRISPR, gli scienziati hanno creato piante mutanti di pomodoro prive di questi NLR. Sebbene questi mutanti apparissero normali in condizioni tipiche, mostravano una maggiore suscettibilità a Pst, simile alle piante prive della proteina Prf. “Questa scoperta è stata fondamentale, evidenziando il ruolo indispensabile di Nrc2 e Nrc3 nella risposta immunitaria del pomodoro”, ha osservato il dottor Ning Zhang, ricercatore post-dottorato presso BTI e primo autore dello studio.
Uno dei risultati più interessanti della ricerca è capire come Nrc2 e Nrc3 si inseriscono nel sistema di difesa generale. Sembra che agiscano a monte della cascata di segnali che porta alla morte cellulare programmata, una componente fondamentale della risposta immunitaria della pianta. Ciò li pone come intermediari essenziali della complessa rete di immunità delle piante.
L’attenzione alla ricerca di Zhang è una conferma della sua importanza. “Sono entusiasta che le nostre scoperte sul funzionamento degli NLR helper abbiano ricevuto una copertura prominente Il diario delle piante“, ha osservato. “Il nostro lavoro fa luce su come le piante si difendono, un argomento di immensa importanza in agricoltura.”
In sostanza, la ricerca di Zhang e colleghi non è solo una storia di scoperta scientifica; è una tabella di marcia per le innovazioni future nella resilienza delle colture. “Svelando i ruoli degli NLR aiutanti come Nrc2 e Nrc3, siamo un passo avanti verso lo sviluppo di colture in grado di resistere meglio alle sfide poste dagli agenti patogeni, contribuendo a garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità agricola”, ha affermato Zhang.
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