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Il più grande sindacato italiano chiede al ministro dell’Università di accordarsi con i docenti stranieri

INFORMATIVA: Alcuni degli articoli che pubblichiamo provengono da fonti non in lingua italiana e vengono tradotti automaticamente per facilitarne la lettura. Se vedete che non corrispondono o non sono scritti bene, potete sempre fare riferimento all'articolo originale, il cui link è solitamente in fondo all'articolo. Grazie per la vostra comprensione.

Con l’avvicinarsi della scadenza della Commissione per l’attuazione della giurisprudenza sulla discriminazione della Corte di giustizia dell’UE, il più grande sindacato italiano chiede al Ministro dell’Università di accordarsi con il personale docente straniero

Nella sua più recente iniziativa in difesa dei diritti dei lettori di lingua straniera (Lettore) nelle università italiane, FLC CGIL, il più grande sindacato italiano, ha scritto una lettera aperta al Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, invitandola a pagare gli indennizzi integrali dovuti per decenni di trattamenti discriminatori entro il termine dei 60 giorni dato dalla Commissione Europea.

Nel suo comunicato stampa del 26 gennaio, la Commissione ha annunciato il passaggio al parere motivato del procedimento di infrazione n. l’Unione europea (CGUE). La Commissione ha avviato il procedimento nel settembre 2021 a causa della mancata attuazione da parte dell’Italia della sentenza della CGUE a favore del Lettori In Causa C-119/04.

La lettera al ministro Bernini tratteggia la storia giudiziaria dei Lettori nella loro battaglia per la parità salariale, facendo riferimento alle 4 vittorie ottenute davanti alla CGUE. Questi vanno dal primo e seminale Caso Allue del 1989 alla vittoria della Commissione nel 2006 nella sua causa di esecuzione contro l’Italia per mancata attuazione della precedente sentenza Commissione contro Italia del 2001. Una quinta causa di parità retributiva dinanzi alla CGUE potrebbe ora seguire se l’Italia non dovesse rispettare i termini della Commissione parere motivato del gennaio 2023.

«L’arco di tempo racchiuso in questa breve storia giudiziaria è di 34 anni», scrive la Flc Cgil nella lettera al ministro Bernini. La durata della discriminazione dell’Italia nei confronti dei Lettori pone il caso come la più lunga violazione della disposizione sulla parità di trattamento del Trattato mai registrata.

Tuttavia, alla luce dei piani dell’Italia di limitare le transazioni dovute a Lettori agli anni precedenti al 1995, è probabile che la violazione duri ancora più a lungo. Nella causa C-119/04 la Grande Camera della CGUE ha approvato una legge italiana last minute del marzo 2004 che assegnava a Lettori una ricostruzione di carriera dalla data del primo impiego. In risposta, e nel più sfacciato dei suoi tentativi di eludere la giurisprudenza della CGUE, l’Italia ha successivamente promulgato la legge Gelmini del 2010, una legge che ha interpretato retrospettivamente la legge del marzo 2004 e l’ha letta per limitare la responsabilità dell’Italia nei confronti dei Lettori per la ricostruzione di carriera solo agli anni precedenti al 1995.

Sul punto di diritto in questione, FLC CGIL commenta:

“Controllo della legge n. 63 del marzo 2004, non contiene alcuna disposizione per limitare la ricostruzione della carriera spettante ai Lettori nella causa C-212/99 agli anni precedenti al 1995. 119/04 non può, o non può, essere letto nel senso di ammettere tale limite. Più seriamente, ne consegue che l’interpretazione retrospettiva della legge n. 63 del marzo 2004 cerca di annullare la giurisprudenza della Corte di giustizia europea, l’istituzione di punta dell’Unione europea.

Lo scorso 13 dicembre Lettori delle università di tutta Italia hanno messo in scena a dimostrazione in Viale Trastevere nei pressi degli uffici del Ministro Bernini sulla riva sinistra del Tevere a Roma. La manifestazione era per protestare contro il fatto che l’Italia continua a negare ai Lettori il diritto alla parità di trattamento previsto dal Trattato. A pochi passi da Viale Trastevere, sulla sponda destra del Tevere, si trova il Campidoglio. Lì, come ricorda molto puntualmente la lettera del ministro Bernini, «nella Sala dei Conservatori fu convertito in legge il diritto alla parità di trattamento come disposizione dello storico Trattato di Roma il 25 marzo 1957».

La lettera della FLC CGIL è particolarmente critica sul fatto che i datori di lavoro responsabili della discriminazione nei confronti dei Lettori stranieri debbano essere le università. “Che la provenienza della discriminazione siano le università, tutte con Facoltà di Giurisprudenza che insegnano Unione Europea legge e quindi dovrebbe essere in grado di comprendere le sentenze della CGUE che condannano la discriminazione nei confronti di Lettori nelle università italiane, è quanto mai deplorevole”, afferma la lettera.

Nella causa C-119/04, la Commissione ha raccomandato che a sanzione giornaliera di € 309.750 essere imposto all’Italia per la sua persistente discriminazione nei confronti di Lettori. La legge dell’ultimo minuto introdotta nel marzo 2004 ha concesso a Lettori il diritto a una ricostruzione ininterrotta dei propri accompagnatori dalla data del primo impiego, con il risultato che la Grande Camera della CGUE ha risparmiato all’Italia le multe raccomandate. Tuttavia, a seguito della pronuncia della sentenza, le disposizioni di legge non sono mai state successivamente applicate.

Commentando la possibilità di un ulteriore rinvio alla CGUE per mancata esecuzione della sentenza nella causa C-119/04, la lettera della FLC CGIL rileva:

“In un simile scenario gli avvocati della Rappresentanza Permanente dovrebbero spiegare alla CGUE, perché la legge del marzo 2004, che ha risparmiato all’Italia le multe giornaliere di 309.750 euro raccomandata dalla Commissione Europea, non è mai stata successivamente recepita come interpretata dalla CGUE. “

Il procedimento di infrazione è stato preceduto da una procedura pilota, un meccanismo introdotto per risolvere amichevolmente le controversie con gli Stati membri. In un periodo di 10 anni non è riuscito a raggiungere il suo scopo. Il passaggio alla procedura di infrazione vera e propria è da attribuire a un censimento nazionale delle condizioni discriminatorie negli atenei italiani condotto da Asso. CEL.L, un sindacato con sede a La Sapienza e querelante ufficiale nella procedura d’infrazione, e FLC CGIL, il più grande sindacato italiano. Sono stati depositati presso la Commissione i risultati del Censimento che documentano in modo definitivo il mancato pagamento delle liquidazioni dovute ai sensi della sentenza nella causa C-119/04.

Senza dubbio l’interrogazione parlamentare più influente sulla questione Lettori posta alla Commissione durante il mandato dell’attuale Parlamento europeo è quella presentata da Clare Daly e cofirmata da altri 7 eurodeputati irlandesi. La lettera della FLC CGIL al ministro Bernini cita la formulazione dell’interrogazione parlamentare che si sofferma sulle responsabilità reciproche che derivano dai benefici dell’appartenenza all’Ue.

Le università italiane ricevono generosi finanziamenti dall’UE. L’Italia ha ricevuto la quota maggiore del Recovery Fund. Sicuramente, l’etica della reciprocità esige che l’Italia obbedisca allo stato di diritto e applichi la più recente sentenza della CGUE a favore dei lettori: causa C-119/04.”

John Gilbert è Coordinatore Nazionale Lettori per la FLC CGIL. Lettore dell’Università di Firenze, il suo discorso ben accolto ai suoi colleghi alla protesta davanti agli uffici del ministro Bernini a dicembre ha coperto molti dei punti inclusi nella lettera della FLC CGIL al ministro.

Mr Gilbert ha detto:

“Sebbene il Ministero dell’Università sia situato vicino al luogo in cui è stato firmato lo storico Trattato di Roma, le politiche discriminatorie nei confronti di Lettori perseguite dal Ministero e dal governo italiano dagli anni ’80 sono mondi a parte rispetto alla disposizione del Trattato di Roma, che sancisce il principio della parità di trattamento in tutta l’Unione. Attraverso gli aggiornamenti del Censimento Nazione che abbiamo intrapreso con Asso. CEL.L controlleremo se le transazioni dovute ai sensi della sentenza nella causa C-119/04 siano effettivamente effettuate e comunicheremo le nostre conclusioni a Bruxelles”.

La lettera al Ministro Bernini è stata trasmessa in copia al Commissario per il Lavoro e i Diritti Sociali, Nicolas Schmit, e alla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che si è interessato personalmente al caso Lettori. Sarà ora tradotto in tutte le lingue madri dei Lettori che lavorano nelle università italiane e consegnato presso le rispettive ambasciate a Roma.

Da un’altra testata giornalistica news de www.europeantimes.news

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