L’autorità italiana per la protezione dei dati, nota come Garante, lo ha fatto dichiarato quello di OpenAI ChatGPT viola le norme sulla protezione dei dati.
Questa decisione è il risultato delle indagini in corso avviate lo scorso anno.
Il Garante, un attivo garante del regime di privacy dei dati dell’UE, aveva precedentemente bandito ChatGPT per presunte violazioni delle norme sulla privacy dell’UE. Sebbene il servizio sia stato ripristinato dopo che OpenAI ha risposto alle preoccupazioni, il Garante ha ora trovato elementi che suggeriscono potenziali violazioni della privacy.
OpenAI, sostenuta da Microsoft, ha avuto 30 giorni per presentare argomentazioni di difesa.
L’indagine prenderà in considerazione il contributo di una task force europea composta da organi di vigilanza nazionali sulla privacy.
L’Italia è stato il primo paese dell’Europa occidentale a limitare ChatGPT. Secondo il GDPR dell’UE, i trasgressori rischiano multe fino al 4% del loro fatturato globale.
Scritto da Vytautas Valinskas
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