La comunità scientifica del National Biodiversity Future Center pronta ad affrontare la sfida del ripristino ambientale
Ieri il Parlamento Europeo ha ufficialmente approvato la Nature Restoration Law, un importante passo verso il ripristino degli ecosistemi nell’Unione Europea e un cambio di rotta nel considerare l’impatto degli umani sulla biodiversità. L’obiettivo ambizioso è quello di ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine entro il 2030 e di recuperare tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050.
Il National Biodiversity Future Center (NBFC) è pronto ad accogliere questa sfida con determinazione. Con una squadra composta da quasi 2000 ricercatori e ricercatrici, il centro ha sviluppato strategie operative basate su solide evidenze scientifiche per il ripristino degli ecosistemi. Il NBFC propone un approccio integrato al ripristino ambientale attraverso un catalogo di soluzioni ispirate alla natura, note come Nature Based Solutions, una dettagliata mappatura delle aree critiche e la selezione di quelle più idonee e l’implementazione di tecnologie innovative.
La grande comunità scientifica il NBFC, il più vasto progetto mai realizzato in Italia dedicato alla biodiversità – reso possibile grazie ai finanziamenti del Pnrr Next Generation EU – si impegna a collaborare con le istituzioni coinvolte nella protezione, il restauro e il monitoraggio ambientale per favorire il recupero della biodiversità nel nostro Paese.
L’obiettivo è utilizzare interventi attivi per favorire la resilienza degli ecosistemi verso impatti locali e globali, come i cambiamenti climatici, con risultati fondamentali per migliorare la qualità della vita e la salute umana, in una prospettiva Global Health.
Inoltre, per il NBFC questa legge rappresenta un’opportunità unica per la creazione di green-blue jobs. Si apre una nuova filiera economica green dove ricerca di base e ricerca applicata, unite, creeranno nuove prospettive professionali e imprenditoriali. Queste nuove attività non solo possono essere un motore per l’economia del nostro Paese, ma offrono anche un’opportunità per le giovani generazioni di lavorare a stretto contatto con il patrimonio naturale, contribuendo alla conoscenza, alla valorizzazione e al recupero della biodiversità. Il ripristino degli ecosistemi rappresenta un investimento significativo sul futuro per uno sviluppo più equo e più sostenibile.
Come in tutti i grandi cambiamenti si possono immaginare opportunità e rischi. La conoscenza che il National Biodiversity Future Center sta sviluppando può essere utile ad allargare le prime e contenere i secondi. L’Italia è già oggi nelle prime posizioni, e può essere d’esempio virtuoso per gli altri Paesi della Comunità Europea. Il NBFC guarda al futuro con ottimismo, pronto a sostenere gli sforzi comuni per la conservazione e il ripristino degli ecosistemi europei.
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